Sul tavolo l’ennesimo rinvio della conferenza di servizi per il rinnovo dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, con le continue diffide e le lentezze della burocrazia che rischiano di portare alla chiusura dell’azienda. “Il Tar Abruzzo si è espresso in questi giorni imponendo agli enti preposti la convocazione entro 5 giorni della conferenza di servizi dell’Aia -spiega Giampiero Dozzi della Fiom Cgil – e speriamo che adesso qualcosa si muova.
La situazione è insostenibile” A giugno, in seguito ad una diffida, l’azienda si è trovata a dover bloccare l’attivita. “Poi c’è stata la sospensione della diffida per 90 giorni – continua Dozzi – ma a settembre c’é stato un nuovo stop. A quel punto restava un’attività residuale per tenere in sicurezza i forni mentre adesso è tutto fermo.
Fino ad oggi la ditta ha assicurato gli stipendi ma adesso è in sofferenza. Abbiamo bisogno di capire come si sblocca la situazione”. Attualmente la ditta occupa 75 dipendenti.