L’avvio dei lavori preliminari (spostamento dei sottoservizi, e sondaggi previsti per tali lavori) hanno imposto alla ditta appaltatrice dei lavori si iniziare a transennare la zona e di riflesso di chiudere al traffico le due stradine parallele alla ferrovia. Passaggio obbligato, certo, ma che andava necessariamente legato alla creazione di una viabilità quantomeno provvisoria, cosa programmata, ma che al momento non collima con la tempistica, fissata dalla Ferrovie, per la realizzazione del sottopasso. Il risultato è semplice: le due strade di accesso (che sono anche di uscita) saranno chiuse e i residenti potranno raggiungere le rispettive abitazioni solo a piedi. Prospettiva, questa, che ha subito generato un certo malcontento tra i residenti, che hanno immediatamente redatto un esposto-denuncia, che è stato inviato ai carabinieri, alla procura della Repubblica e al comando dei vigili urbani. “ Denunciamo l’impossibilità di transitare e di accedere nelle proprie abitazioni” dicono i residenti, “ a causa dei lavori del sottopasso che sono stati avviati senza preavviso e senza un accordo preventivo. Nelle due strade, è impedito l’accesso a tempo indeterminato a qualsiasi veicolo, anche mezzi di soccorso. Chiediamo un immediato intervento a tutela dell’incolumità dei residenti”. La vicenda, al di là dell’esposto-denuncia presentato dai residenti, è molto delicata, anche perché denota il fatto che, sul piano della tempistica, tutte le operazioni preliminari alla realizzazione del sottopasso non sono state valutate con attenzione. Era noto che le due strade dovessero essere transennate per consentire di aprire il cantiere, ma era altrettanto evidente che una via di fuga andava non soltanto programmata, ma anche realizzata. In effetti, i lavori di adeguamento del prolungamento di via Michelangelo (con annesso adeguamento del fosso) sono in procinto di essere appaltati (il verbale di aggiudicazione è di lunedì scorso), ma è altrettanto vero che fino a quando che l’opera non sarà ultimata (servono correttivi per adeguare la sede stradale per il transito delle auto) i residenti dovranno convivere con disagi di non poco conto.