Prende forma, a Tortoreto, una sorta di organismo finalizzato ad accrescere e a studiare forme di protezione e controllo per arginare l’ondata di furti in appartamenti e nelle attività commerciale. Nessuna volontà di sostituirsi a chi è legislativamente deputato alla sicurezza pubblica, ma nel clima di paura che le ondate di furti generano, c’è chi decide di impegnarsi in prima persona e di percorrere forme per arginare il fenomeno.
Parte la fase due, dunque, quella di dare vita ad un comitato cittadino e per far parte del gruppo dei volontari osservatori del territorio. Tante le idee sul tappeto. Dalle ronde notturne, dalla rete con la messaggistica telefonica (WhatsApp), alla creazione di una rete online di telecamere private, a supporto di quelle posizionate dal Comune nei punti sensibili.
L’idea ha preso forma, nelle scorse settimane, tra le pagine di alcuni gruppi su Facebook, ma ora il passo successivo è quello di dare vita ad un vero e proprio comitato. Nelle ultime ore, infatti, sono stati realizzati i moduli per avviare una raccolta di firme per la sicurezza. Petizione che poi sarà girata al Comune per i due passaggi successivi: la creazione del CSST (Comitato cittadino per la sicurezza Tortoreto) e del gruppo di volontari che poi avranno “il compito” di osservare il territorio con modalità tutte da fissare. A muovere le fila di questa iniziativa, tra gli altri, c’è Carlo Dezi, commerciante e operatore turistico di Tortoreto, che già lo scorso anno aveva lanciato idee al riguardo. Ora il percorso per dar vita ad un comitato cittadino sembra avere fondamenta più solide.