Teramo, Casa di Riposo De Benedictis: chiesto l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro

casa_di_riposoTeramo. Dopo mesi di confronto con il Consorzio Futura, i rappresentanti della Casa di Riposo De Benedictis e l’assessorato regionale al lavoro, le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Cgil Fp, Uil Fpl, Ugl hanno deciso di coinvolgere le autorità competenti per assicurare ai dipendenti occupati nei servizi gestiti dal Consorzio la posizione contrattuale ed economica di cui godevano prima dell’ultima gara d’appalto.

Le richieste dei sindacati riguardano l’aumento delle ore di lavoro, come previsto dal capitolato di appalto che il Consol si è aggiudicato con un ribasso del 7%.

Chiedono, inoltre, di fare chiarezza rispetto all’organico a disposizione ed alla presunta assunzione di sette nuove unità lavorative che avrebbero sottratto così le ore in più alle lavoratrici già presenti.

Subito dopo l’affidamento della nuova gestione, i sindacati hanno evidenziato delle incongruenze dal punto di vista contrattuale e hanno cercato, attraverso diversi incontri, di trovare una soluzione che potesse accogliere le esigenze di tutte le parti coinvolte.

Non essendoci state delle risposte concrete da parte del Consorzio, della Casa di riposo e dell’assessorato regionale, non si è potuto far altro che chiedere un intervento degli enti competenti per verificare il rispetto di quanto previsto dal bando di gara e dal capitolato, nonché la corretta applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro ed in particolare della gestione dei turni, che non consente ai lavoratori di conservare il preesistente orario di lavoro, con un inevitabile abbassamento delle retribuzioni.

Ciò che preoccupa, in particolare, spiegano i sindacati, è l’atteggiamento del committente e della Regione che dovrebbero essere particolarmente attenti, non solo ai problemi contrattuali dei dipendenti, ma anche alle conseguenze che le questioni evidenziate rischiano di avere sulla qualità del servizio garantito agli ospiti dell’Ipab.

“Ancora una volta” concludono “si è riscontrata disponibilità, senza però giungere ad alcuna soluzione concreta ed è avvilente che, per assicurare a delle persone il rispetto del loro contratto di lavoro, si debba fare ricorso all’Ispettorato del lavoro”.

 

 

 

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