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Giulianova, niente stipendi alla Piccola Opera Charitas. Sotto accusa Regione e Asl FOTO VIDEO

Giulianova. In 150 senza più uno stipendio, a partire da oggi. Niente bonifici, niente accrediti per i dipendenti della Piccola Opera Caritas di Giulianova, la struttura fondata da padre Serafino Colangeli per aiutare i più deboli, soggetti con disabilità, anche gravi.

 

Il sit-in di protesta dinanzi all’ingresso della struttura, dietro il padiglione ovest dell’ospedale, è scattato ieri mattina e andrà avanti ad oltranza. A distanza di 24 ore dall’inizio della manifestazione nessun dirigente della Asl di Teramo, né amministratori del Comune giuliese si sono fatti vivi, magari anche solo per portare un po’ di solidarietà a chi rischia di non avere più uno stipendio con cui vivere.

 

 

Per non parlare poi dei ragazzi ospiti della Piccola Opera, circa 250 in tutto tra chi è ospite permanentemente (un centinaio in tutto) e chi invece, per via di disabilità minori, è accolto solo durante il giorno e non necessità di ricovero anche notturno. Le casse della Piccola Opera Caritas si sono prosciugate nel tempo. Dalla Regione negli anni sono arrivati sempre meno fondi destinati ad attività sociali e di recupero come quelle che vengono garantite dalla struttura che volle padre Serafino. Mentre la Asl di Teramo è in ritardo di un paio di anni per quanto riguarda il pagamento di prestazioni di servizio.

 

O meglio, delle somme che dovrebbero essere destinate alla Piccola Opera, circa 4 milioni di euro, ne vorrebbe versare poco più della metà. “Siamo alle prese con una serie di questioni anche burocratiche e di rimbalzi di responsabilità”, ha spiegato Alessandro Pompa dipendente della struttura e rappresentante della Cisl, “sta di fatto che ad oggi noi siamo senza stipendio. Continuiamo a lavorare. Questa protesta non è uno sciopero perché al sit-in partecipano di volta in volta i lavoratori fuori dall’orario di lavoro, una volta terminato il turno. Noi vogliamo delle risposte. Ma soprattutto le risposte le dobbiamo dare agli ospiti della Piccola Opera”.

 

 

La situazione se non si dovesse sbloccare nell’arco di qualche giorno, potrebbe precipitare. Il 17 gennaio scorso il Governatore Luciano D’Alfonso, alla presenza anche del vescovo Michele Seccia, incontrò a Giulianova, nella sede della struttura, i vertici della Piccola Opera (c’era anche il sindaco Francesco Mastromauro). Vennero date garanzie sul futuro di una delle più importanti strutture a sostegno dei soggetti svantaggiati presenti in Italia. Ma a distanza di 10 mesi è stato fatto poco o nulla. Anzi, la situazione è peggiorata. Lavoratori ed ospiti rischiano di non avere più un sostegno. Alla Regione e alla Asl si chiede di fare chiarezza sull’intera vicenda.

 

Il 16 novembre prossimo il presidente D’Alfonso sarà a Giulianova al Kursaal per parlare dei lavori di messa in sicurezza delle aste dei fiumi Tordino e Salinello. Non è da escludere che ad accogliere il Governatore ci possano essere anche i dipendenti della Piccola Opera Caritas.

 

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