Teramo. Si è concluso questa mattina il processo sulla società in house Teramo Lavoro, processo nel quale erano imputati Venanzio Cretarola, ex amministratore della società in house, l’ex presidente della Provincia Catarra e all’ex direttore dei lavori di Teramo Lavoro e attuale sindaco di Bussi Salvatore La Gatta.
Il collegio dei giudici presieduto da Giovanni Spinosa ha condannato Cretarola a due anni di reclusione (pena sospesa) per peculato per aver percepito 11mila, secondo l’accusa del pm Stefano Giovagnoni, in maniera illegittima per prestazioni lavorative non documentate.
Assolti invece da ogni accusa perché il fatto non sussiste sia Catarra che La Gatta.
Cretarola sarà anche inibito per due anni dai pubblici uffici. I tre erano accusati di abuso d’ufficio, mentre a Catarra e Cretarola venivano contestati anche la truffa ed il falso oltre al peculato al solo Cretarola.
LA REAZIONE DI CRETAROLA. “La sentenza ha demolito l’intero impianto accusatorio, basato solo sulle calunnie di due persone – ha sottolineato l’ex amministratore della Teramo Lavoro – E’ dimostrato finalmente che non esiste nessuna truffa, che ho svolto eccome l’attività che secondo l’accusa non avrei svolto e che ho utilizzato procedure legittime per la sottoscrizione dei contratti di lavoro e per la selezione del personale. L’accusa residua è basata su un incredibile lapsus logico/contrattuale che con il codice penale non ha nulla a che fare, basata anch’essa su una fantasiosa calunnia di una sola persona. Mi dispiace solo che non sia stato compreso subito. Sarà chiarita totalmente in appello”.
LA SODDISFAZIONE DI TANCREDI. “Ho appreso con estrema felicità e quasi con commozione dell’assoluzione con formula piena del Presidente Valter Catarra – dichiara l’On. Paolo Tancredi – Non ho mai avuto dubbi sull’ integerrimo operato e sulla onestà di un uomo che, con grande sacrificio, ha messo se stesso al servizio del bene comune senza mai trarre da tanta dedizione alcun personale vantaggio”.