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Alba Adriatica, il Ciclat sulla Bike to Coast: “Manca un coordinamento tecnico”

Uno “spezzatino di competenze” che rischia di vanificare un progetto che nella sua idea originaria darebbe all’Abruzzo delle opportunità uniche. Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano torna a ribadire la necessità di un coordinamento tecnico, “sempre da noi invocato ma mai realizzato”, per la realizzazione del progettp Bike to Coast, il percorso ciclabile che unirà Martinsicuro a San Salvo che consentirà il completando il tratto abruzzese della Ciclovia Adriatica.

Ed è proprio sulle diverse competenze amministrative, che non hanno una regia comune, che cominciano ad evidenziarsi alcune criticità. A partire dal tratto di Alba Adriatica dove è stato scelto il colore azzurro per la verniciatrura del fondo esistente per il quale è stato previsto un finanziamento di 194mila euro, senza però intervenire su alcuni problemi più urgenti.

“Tralasciando ulteriori commenti sulla scelta cromatica”, scrive in una nota il Cilcat, “si fa notare come la ciclabile di Alba fosse in precedenza di colore rosso mattone, colore imposto dalla competente Soprintendenza al confinante Comune di Tortoreto che a breve interverrà sul proprio tratto, rifacendo completamente il tappetino di asfalto colorato in pasta, soluzione migliore della verniciatura perché più durevole e non scivoloso! E’ proprio il caso di dire che se ne vedono di tutti i colori, grazie anche alla mancanza di una regia unica e di informazioni e indicazioni chiare su come debba essere realizzato un percorso che ha valenza internazionale”.

Inoltre non sono state risolte delle problematiche più importanti del colore come le sconnessioni del fondo, il ristagno d’acqua in alcuni punti e soprattutto il collegamento con la rampa di collegamento con il ponte sul Vibrata, stretta, ripida e pericolosamente inadeguata.

“Non resta che augurarsi”, prosegue il Ciclat, “che gli altri Comuni, dove partiranno a breve i lavori, non decidano di farne anche loro di tutti i colori e si concentrino invece sugli elementi essenziali necessari a realizzare percorsi ciclabili sicuri. E che la Regione, finalmente, prenda il timone di un coordinamento tecnico attento e competente, magari con la collaborazione di quel che resta delle Provincia”.