Alba Adriatica, furti in casa: il racconto e l’auto dei ladri VIDEO

Alba Adriatica. In casa, violentati non solo dei propri averi, ma della propria privacy. Poi andati via i ladri restano le sensazioni di terrore e di paura. In questi giorni, in tutto lo Stivale, si ragiona attorno agli epidosi di furti e rapine in casa. Di coloro che reagiscono, arrivano a sparare e sul fatto, forse, che in questo momento storico l’inasprimento delle pene per questo tipo di reati appare un passaggio obbligato.
Una riflessione, compiuta, su questo tema arriva da Gabriele Viviani, segretario del Pd, vittima di un furto in villa qualche notte fa mentre era in casa assieme alla moglie.
La lettera è molto circostanziata, negli stati d’animo personali, ma anche nelle riflessioni. Riflessioni che meritano di essere lette. Nel frattempo, sono state anche estrapolate le immagini delle telecamere di sorveglianza che inquadrano il passaggio di alcune auto. Una scura di grossa cilindrata, che con ogni probabilità è quella usata dai ladri per allontanarsi.

 

L’INTERVENTO

 

Oggi le nostre proprietà, frutto di anni di sacrifici, e le nostre vite valgono poco per le leggi in vigore. Questa disattenzione da parte di chi é deputato a legiferare è “colpevole”. I ladri sono entrati nella mia residenza per ben due volte in questi anni e oramai posso definire la mia famiglia vittima “seriale”. Se nella prima visita non ci accorgemmo di nulla perché addormentati , ora le cose sono andate diversamente.
Ero sveglio a vedere la tv in salotto. Quando ho capito che i rumori che sentivo non erano causati da mia moglie mi sono alzato dal divano per capire cosa stesse accadendo. Solo dopo aver visto la porta finestra dello studio aperta, velocemente, ma con non poco timore mi sono avvicinato per capire. A quel punto ho visto la mia auto con le luci accese in retromarcia e due ladri al cancello. Il ladro in auto per guardarmi manda l’auto fuori dal vialetto. A quel punto se fossi stato armato,  la rabbia e l’istinto di conservazione mi avrebbero fatto sparare (faccio presente che non amo ne le armi e ne la violenza). Ho avuto qualche secondo per riflettere.

 

Ero lì con il ladro dentro l’auto e almeno altri due nelle vicinanze: dovevo scegliere se affrontarli tutti a mani nude o rientrare e chiamare le forze dell’ordine. Penso di aver fatto la cosa giusta per me e per la mia famiglia: chiamare il 112. I carabinieri sono intervenuti 10 minuti dopo la telefonata hanno verbalizzato l’accaduto e rassicurato la famiglia. Ovviamente in futuro il sistema d’allarme anche se sveglio verrà sempre inserito. Morale della favola non credo nella giustizia “fai da te” anche se non condanno chi risponde alla violenza con la violenza.
La nostra zona oramai è martoriata. Molte case vengono violate: furti a catena, violenza d’ogni genere, droga spacciata ovunque.
Chi ha la mia età ricorda una cittadina, Alba Adriatica,  diversa, con ladri di prosciutti e galline. Oggi invece la delinquenza è industriale, organizzata ed è con questa che occorre fare i conti. Le Forze dell’ordine non vengono messe nelle condizioni ottimali. La carenza di leggi adeguate (quelle attuali non tengono conto dei cambiamenti sociali avvenuti) e la scelta della politica di investire poco nei capitoli della sicurezza sono il volano delle criticità attuali. Occorre in questo contesto denunciare alle Forze dell’Ordine ogni atto criminale: dal furto della “gallina” al furto importante. Tutto é importante per il lavoro di individuazione dei delinquenti.
Occorre fotografare gli oggetti di valore che detengono in casa, nella denuncia in caso di furto è utile dettagliare bene le cose rubate (perché consente alle forze dell’ordine, nel caso di ritrovamento degli oggetti nelle case dei sospettati, di formulare il reato)
Occorre annotare tutto ciò che si nota di strano davanti alle case. Essere solidali con i vicini, creare una rete. Oggi con i social si riesce a dare e ricevere informazioni in tempo reale. Occorre forzare le Amministrazioni pubbliche e private a spendere per opere di video sorveglianza e controllo del territorio.
Occorre fare incontri per informare i cittadini delle leggi in vigore. Spesso non conoscono le leggi e per poche centinaia di euro rubati si ritrovano a dover vivere un calvario.
Punto l’indice sulla “politica” , che vedo incapace di leggere i cambiamenti della società. Passato il trauma mi attiverò per creare punti di incontro per approfondimenti del tema sicurezza utili per la proposizione in Regione di leggi a tutela del patrimonio e dell’incolumità della persona.

 

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