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Notaresco, cresce il no alla nuova discarica di Grasciano

Notaresco. Si scalda il fronte del no a Notaresco in vista del via libera alla nuova discarica di Grasciano. “C’è bisogno di una volontà politica per il no”, ha affermato stamane il capogruppo del Pd in consiglio comunale Nicola Sposetti, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in un bar della frazione cittadina. La nuova discarica, che andrebbe ad affiancare quella esistente
esauritasi nel settembre scorso, avrà una capacità di mezzo milione di metri cubi, e nascerà su un progetto di Sogesa, il partner privato di Cirsu, che tra i soci vede anche la Deco della famiglia Di Zio e la Team di Teramo. L’incontro di giovedì, che segue quello del sei agosto scorso in cui tutti i partecipanti diedero un parere di massima positivo al nuovo invaso, potrebbe essere quello decisivo, dopo i problemi di questi mesi, su tutti la questione della titolarità di parte dei terreni sui quali dovrebbe sorgere la nuova discarica. Circa la metà della zona sulla quale dovrebbe essere costruito il nuovo invaso fanno infatti capo ad una ditta privata, la Ecomacs.
“Il sindaco Valter Catarra aveva preso impegni specifici contro la costruzione di nuove discariche nel comune di Notaresco”, ha affermato Sposetti nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche numerosi residenti della frazione. “Catarra non ci rappresenta, noi siamo sempre il fanalino di coda senza alcuna voce in capitolo sulla questione”, ha protestato Ursula Schaltegger, di origini svizzere e da trent’anni abitante a Grasciano. Con lei molti altri residenti. “Il sindaco sembra orientato a violare il patto con i cittadini, visto che nel 2008 disse che non ci sarebbero più state discariche a Grasciano – ha continuato Sposetti – inoltre non è vero che ci sono obblighi in quanto Notaresco è socia del consorzio, perché il progetto non è stato presentato da Cirsu ma da Sogesa, una società mista pubblico-privata”.
L’opposizione cittadina ha anche annunciato che potrebbe “mettere in campo iniziative” nel caso il progetto dovesse passare. Dopo quella di giovedì, Notaresco dovrebbe essere protagonista di un’altra Conferenza dei Servizi il prossimo primo giugno, quando sul tavolo della Regione dovrebbe tornare la questione della discarica di Irgine, 177 mila metri cubi di proprietà della De Patre Ferrometalli, bloccata da anni di ricorsi e controricorsi, per la cui apertura si era pronunciata anche l’assessore regionale Daniela Stati. Al momento, alla discarica manca il parere della Provincia di Teramo, mentre nel consiglio comunale di Notaresco della passata settimana il sindaco Catarra si era pronunciato per un no su tutta la linea.

Alessandro Consalvi