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Fallimento Cirsu, la Regione in difesa del polo tecnologico di Grasciano

La Regione pronta a schierarsi accanto ai sindaci dei Comuni che fanno parte del Cirsu, il consorzio intercomunale per i rifiuti solidi urbani che il Tribunale di Teramo ha dichiarato fallito lo scorso 10 settembre con una sentenza del giudice Giovanni Cirillo che ha lasciato tutti con stupore ed enorme sorpresa.

Salvare il Cirsu è diventata una priorità assoluta ed è per questo che i rappresentanti delle amministrazioni comunali hanno voluto incontrare l’ex assessore all’ambiente della Giunta D’Alfonso, oggi consigliere regionale dopo il rimpasto, Mario Mazzocca.

L’esponente di Sinistra Ecologia e Libertà conosce molto bene la vicenda e le questioni legate all’ambiente. Ha anche eseguito alcuni sopralluoghi in passato sia agli impianti del Cirsu di Grasciano, sia nelle vecchie discariche dismesse per fare in modo che venissero messe in sicurezza.

A Mazzocca la delegazione dei sindaci, capitanata dal primo cittadino di Roseto Enio Pavone, ha rappresentato la necessità di assicurare la continuazione delle attività di gestione, di evitare i sigilli che i curatori fallimentari potrebbero apporre in qualsiasi momento.

Di fatto, però, le operazioni di lavorazione e trasformazione dei rifiuti, che arrivano da gran parte del territorio provinciale, non sono mai state interrotte al polo tecnologico di Grasciano. Ma l’aspetto più importante che è emerso nel corso del vertice in Regione è stato quello di chiedere proprio al governo regionale di valutare l’opportunità di costituirsi in appello a difesa del Piano Regionale dei rifiuti del quale il polo pubblico di Grasciano è un elemento fondamentale.

Della vicenda i sindaci hanno interessato direttamente anche il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che si è dichiarato disponibile a incontrali nella giornata di giovedì prossimo. Per il rilancio della struttura del Cirsu sono stati investiti ben 4milioni di euro. Soldi pubblici per un polo che è stato definito “fabbrica dei materiali”, lo slogan adottato dal consorzio per rendere bene il concetto di trasformazione dei rifiuti in risorsa. Altro aspetto che dovrà essere preso in considerazione è legato alla discarica “Grasciano 2”, tenuto conto che il vecchio invaso ha esaurito la propria capacità.