Giulianova%2C+esproprio+Parco+Franchi%2C+atti+alla+Corte+dei+Conti.+Retko%3A+%26%238220%3BPaghino+gli+amministratori%26%238221%3B
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/160707-giulianova-esproprio-parco-franchi-atti-alla-corte-dei-conti-retko-paghino-gli-amministratori.html/amp/

Giulianova, esproprio Parco Franchi, atti alla Corte dei Conti. Retko: “Paghino gli amministratori”

Se la sarebbe cavata pagando quasi 70 milioni delle vecchie lire il Comune di Giulianova per l’esproprio del Parco Franchi, dove oggi sorge una bambinopoli e un interessante polmone verde.

Ed invece il contenzioso portato avanti con gli eredi ha fatto lievitare la somma, dal 31 maggio del 1978 ad oggi ad oltre 4 milioni di euro, ovvero 8 miliardi delle vecchie lire.

Il consigliere comunale Fabrizio Retko, del movimento di opposizione Linea Retta, ha deciso di presentare gli atti alla Corte dei Conti per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Retko è chiaro nella sua esposizione.

Ricostruisce l’intera vicenda in ogni singolo passaggio, sin dal lontano 1978 e chiede inoltre che vengano accertate e poste a carico degli amministratori comunali in carica le singole responsabilità, dirette e indirette, per aver adottato il provvedimento di riconoscimento del debito fuori bilancio senza aver avviato l’iter di recupero dell’importo relativo a carico degli autori diretti del danno.

Insomma, che a pagare sia la Giunta Mastromauro e non i cittadini su cui alla fine graverebbe il debito fuori bilancio. Perché per ripianare quel buco da oltre 4 milioni di euro l’amministrazione sarebbe costretta ad adottare delle misure in materia fiscale.

L’esponente di Linea Retta cita inoltre l’art. 23 della legge 27 dicembre 2002 (legge finanziaria per il 2003), che in materia di razionalizzazione delle spese e flessibilità di bilancio pone l’obbligo in capo all’Ente (comma 5) per la valutazione di eventuali responsabilità per danno erariale connesse all’emersione del debito fuori bilancio.

Il sindaco Francesco Mastromauro ha sempre sostenuto che il Comune avrebbe accantonato le somme per il pagamento di quell’esproprio. Resta però il fatto, come ha ricordato Retko, che la somma da versare sarebbe stata molto più bassa, appena l’1,5 per cento rispetto agli oltre 4milioni maturati in 37 anni.