Pineto. Dopo essere sopravvissuti in modo rocambolesco al devastante e terribile terremoto che lo scorso 25 aprile ha messo in ginocchio il Nepal causando morte e devastazione Sara e Pol con un gruppo di volontari, torneranno in Nepal ad aiutare le popolazioni colpite.
Sara Pavone di Pineto e Pol Ferrús il suo ragazzo spagnolo spiegano: “Abbiamo fondato LivingNepal per ringraziare la popolazione nepalese per la fratellanza, l’amore e la generosità che ci hanno regalato. Soprattutto nei momenti più difficili durante il terremoto, ci hanno trattato con la solidarietà e l’accoglienza che li caratterizza e hanno condiviso con noi tutto ciò che era rimasto loro: cibo, acqua, coperte e materiale per costruire un rifugio. In nome di questa connessione sentimentale stabilita con gli abitanti di quelle montagne, vogliamo offrire un aiuto sincero e restituire alle popolazioni colpite la tranquillità del presente e la speranza del futuro. Le nostre esperienze di vita indimenticabili condivise con loro sono il nostro motore per portare avanti LivingNEPAL. Il 21 di settembre ci stabiliremo di nuovo in Nepal per organizzare in loco ed in prima persona, l’esecuzione dei progetti- e continuano- Il territorio preso in considerazione è il distretto di Rasuwa, situato a 160 km Nord Ovest da Kathmandú”.
Il programma di aiuto allo sviluppo che sarà attuato da Living Nepal si articolerà secondo questi parametri: ascoltare e studiare le necessità reali della popolazione più colpita di Rasuwa, valutarla, capire a cosa dare priorità ed investire in modo efficiente le risorse economiche disponibili in progetti nei quali stiano lavorando organizzazioni e collaboratori affini ai nostri principi e valori; rafforzare la partecipazione degli stessi membri della comunità dove si andranno a realizzare i progetti, includendoli sia nella pianificazione che nell’esecuzione degli stessi. L’idea è quella di condividere le competenze, idee, conoscenze e materiali di cui i volontari di Living Nepal dispongono con i nepalesi per far sì che siano capaci di costruire autonomamente strutture antisismiche, introducendo il parere di esperti, sia nepalesi che europei. L’obiettivo sarà quello di implementare sistemi di autogestione e autosufficienza, la conoscenza appresa servirà ai nepalesi per la ricostruzione delle proprie strutture private e potrà diventare un esempio da diffondere in villaggi limitrofi. Inoltre un altro obiettivo è promuovere l’istruzione infantile costruendo scuole rurali nelle quali: distribuire materiale scolastico, dare accesso libero a tutti i bambini e alle loro famiglie alla conoscenza occupandoli con attività ludiche, offrire assistenza sociale e psicologica ai bambini più colpiti dal trauma post-sismico, offrire programmi di prevenzione sismica, igienica e sanitaria. Ogni progetto sarà realizzato garantendo il massimo rispetto della cultura e delle diversità etniche presenti nel territorio, rifiutando di ricorrere a qualsiasi filosofia ed azione etnocentrica.
“Dopo la prima fase del progetto in Europa in cui abbiamo raccolto fondi organizzando eventi e manifestazione e dato voce alla catastrofe rurale che si è verificata in modo più intenso di quanto potesse sembrare all’inizio siamo al punto in cui inizia il progetto in loco. Coerentemente con il nostro principio di azione diretta, organizzeremo una spedizione a Rasuwa per ascoltare personalmente la voce della popolazione locale e provvedere all’esecuzione di questa fase- concludono Sara e Pol rivolgendo a tutti un appello- cerchiamo aiuto sincero! Se condividete i nostri valori esistono diversi modi per aiutarci: fare volontariato in Nepal, condividere il nostro progetto ed i nostri contenuti sui Social Network aiutandoci a farci conoscere ed infine con una donazione al nostro Conto corrente bancario LivingNEPAL: Triodos Bank IBAN: ES21 1491 0001 2621 5068 5325 Códice switch per bonifici esteri: TRIOESMMXXX Titolare e causale: LivingNEPAL. Per maggiori informazioni seguiteci su Facebook www.facebook.com/livingnepal o scrivete a sara.pavone@livingnepal.org oppure guardate il nostro video https://www.youtube.com/watch?v=MI4e62T6wi0”.
