“Appoggio con forza”, dice in proposito il sindaco, “quelle che mi sembrano soluzioni dettate dalla logica e dal buon senso: un fermo urgente limitato al pesce azzurro per almeno due mesi, il reperimento di fondi a sostegno dei marinai e, ancora, una regolamentazione della pesca con tariffe e taglia minima per il pesce azzurro, lasciando libero il novellame. Non sarebbe poi inopportuno creare un consorzio per gestire quantitativi e giornate di pesca, prendendo a modello quello, assai funzionante, creato per le vongole”.
Con il sindaco di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari si stanno trovando delle soluzioni per far fronte al difficile problema.
“Con il collega Gaspari”, conclude Mastromauro, “c’è piena convergenza e forte collaborazione, saremo vicini alla categoria e al mondo della pesca in un momento così difficile. E insieme agiremo affinchè intervengano gli assessorati alla pesca delle due Regioni sul Ministero delle risorse agricole che ha disponibilità delle risorse del FEP, Fondo Europeo per la Pesca, a sostegno delle situazioni di crisi. L’altra azione che le nostre Regioni dovranno condurre è quella di ottenere una uniformità di controlli circa la qualità e la dimensione del pescato, così da evitare l’immissione sul mercato di forti quantitativi di prodotto di piccole dimensione tale da determinare il crollo del prezzo. Sono misure necessarie per un settore, lo ripeto, in fortissima crisi e che quindi deve essere assolutamente aiutato”.