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Tortoreto, parcheggi a pagamento, la gara d’appalto non era regolare

Tortoreto. Il bando di gara per la gestione delle aree di sosta a pagamento andava annullato o comunque il servizio andava assegnato ad una società diversa da quella attualmente concessionaria.

Dopo quattro anni dall’avvio del contenzioso, il Tar de L’Aquila annulla l’efficacia del bando per la gestione delle strisce blu, sul lungomare di Tortoreto, ma la sentenza del tribunale amministrativo ha il sapore della beffa, per due motivi. In primo luogo perché gli effetti della sentenza non mutano la sostanza delle cose (l’attuale concessionario, la Sis di Perugia, per aspetti di natura contrattuale, continuerà a gestire il servizio fino al 2012), e poi perché la società che ha impugnato il bando (Consorzio Urbania), pur vincendo il ricorso non potrà ottenere il risarcimento danni, sia perché non quantificabili e sia perché se l’appalto avesse avuto un esito diverso, non se lo sarebbe comunque aggiudicato (nella graduatoria era stata preceduta dall’Aipa, che non ha impugnato il bando). Il nodo di tutto la vicenda ruota attorno nei criteri seguiti dall’amministrazione comunale di Tortoreto, nel 2006, per l’assegnazione in concessione per un solo anno (da giugno a settembre) della gestione delle aree di sosta a pagamento sul lato est del lungomare. Nell’affidamento in concessione del servizio, infatti, il Comune di Tortoreto ha posto a base della sua scelta non solo l’offerta economicamente vantaggiosa, ma a fare la differenza nella graduatoria dei concorrenti è stata l’incidenza dei cosiddetti requisiti di qualificazione, ossia il pedigree dell’azienda.  “Nell’ambito degli elementi utilizzabili nell’offerta economicamente più vantaggiosa” osservano i giudici del Tar, “  i criteri di idoneità dell’operatore economico non possono invece essere presi in considerazione dall’amministrazione, dovendo gli stessi rimanere ben distinti, sia concettualmente che nel concreto esperimento delle procedure di affidamento, dai criteri di selezione del contraente; dai quali resta dunque esclusa ogni considerazione relativa a chi fornisce la prestazione, il che ha fatto sinteticamente concludere che i criteri dell’assegnazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa riguardano il prodotto e non il produttore, la qualità del lavoro e non quella dell’imprenditore del lavoro”. Naturalmente l’esito del contenzioso, arrivato dopo quattro anni dall’apertura della procedura, non muta il corso degli eventi, anche se una riflessione va fatta. La gestione sperimentale delle aree di sosta a pagamento nel 2006, infatti, ha poi spianato la strada all’attuale appalto, visto che dopo la prima stagione il Comune di Tortoreto poteva decidere tra diverse opzioni: ripristinare la sosta gratuita, acquistare i parcometri (le macchinette usate per adempiere al pagamento del ticket), oppure proseguire la gestione fino ad un massimo di 72 mesi, come è poi accaduto.