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Concessione Spectrum, le ragioni del ricorso al Tar: l’intervento

Teramo. Il ricorso al TAR Lazio contro il decreto di compatibilità ambientale adottato dal ministro dell’ambiente e dal ministro dei beni culturali – presentato dai Comuni della Costa teramana, dalla Provincia di Teramo e dai Comuni di Pedaso e Cupra Marittima – poggia su quattro diversi motivi, il principale dei quali è dato dalla palese violazione del limite delle 5 e delle 12 miglia marine; e ciò sebbene nel decreto di compatibilità si affermi che le tutte le attività di ricerca degli idrocarburi «si collocano al di fuori della fascia di tutela»

 

 

Nel 2010, infatti, il decreto Prestigiacomo aveva vietato ogni attività di ricerca e di estrazione del petrolio entro le 5 miglia marine. Il decreto sviluppo del 2012 ha successivamente esteso il divieto di ricerca del gas e del petrolio alle 12 miglia marine, stabilendo due sole eccezioni: esso non avrebbe riguardato le autorizzazioni già rilasciate e i procedimenti in corso alla data del 26 agosto 2010.

 

La richiesta presentata al Ministero dello sviluppo economico dalla società Spectrum – finalizzata alla ricerca di gas e petrolio nell’Adriatico – risale, invece, al 26 gennaio 2011, e cioè ad una data per la quale doveva ritenersi applicabile il divieto stabilito (retroattivamente) dal decreto sviluppo.

 

Va comunque osservato che il decreto Spectrum viola comunque il decreto Prestigiacomo del 2010, in quanto, in alcuni casi, consente che le attività di ricerca si svolgano persino entro le 5 miglia marine. Da sottolineare che la violazione del limite delle cinque miglia marine è praticamente certa, in quanto il calcolo delle miglia marine che è stato effettuato (v. atti qui allegati) tiene conto delle linee di costa (considerate dal decreto sviluppo) e non delle linee di base (considerate dal decreto Prestigiacomo).

 

Ciò, peraltro, sta anche a provare che i procedimenti in corso entro le 12 miglia marine non sono solo 25, come si è finora creduto: terminata, infatti, la ricerca degli idrocarburi da parte della società Spectrum, il Ministero potrà rilasciare ulteriori concessioni per estrarre. Ragion per cui i progetti petroliferi ricadenti entro le 12 miglia marine saranno molti di più.
Per questa ragione – ricorso al TAR Lazio a parte – l’abrogazione dell’art. 35 del decreto sviluppo diviene sempre più urgente.

Particolarmente colpite dalle attività di ricerca che la società Spectrum svolgerà entro le 5 e le 12 miglia marine risultano essere: Il Molise (le Isole Tremiti e Termoli), l’Abruzzo (Vasto, San Vito Chietino, Ortona, Francavilla al Mare), soprattutto la Regione Marche (Pedaso, Cupra Marittima, Senigallia, Fano) e la Puglia (in special modo Otranto).

Prof. Enzo Di Salvatore