Erano in 700 e molti sono dovuti andare via perché non c’era più posto. Una risposta importante, bella, anche commovente che il dottor Paolo Calafiore, noto medico pediatra e allergologo ha ricevuto ieri sera alla sua iniziativa di raccolta fondi per completare la realizzazione di un ospedale pediatrico a Marafiki, in Kenia.
Un aperitivo cenato sulla banchina di riva del porto di Giulianova, con sfiziosità marinare preparate da alcuni dei più importanti ristoratori locali, ben sette, che hanno aderito all’iniziativa. E poi tanta musica e divertimento per coinvolgere gli ospiti. Una schiera di volontari a servire tra i tavoli affollati.
Il dottor Calafiore ha avuto al suo fianco molti collaboratori che hanno sposato in pieno il suo progetto, nato tre anni fa, dopo un viaggio di piacere in Kenia. Alla gente del posto, dopo aver visitato le bellezze di quella terra, chiese di poter vedere quale fosse poi la realtà vissuta da quel popolo. E si accorse del bisogno che c’era di aiutare quella gente, soprattutto curare i più piccoli.
Da lì l’idea di realizzare un ospedale pediatrico sulla piccola isola di Marafiki. Una struttura del costo di 45mila euro. E Giulianova ha già risposto alla grande in questi tre anni, contribuendo con 30mila euro. Ne mancavano 15mila e sono arrivati ieri sera con l’aperitivo cenato a cui ha partecipato un plotone di 700 persone, provenienti da ogni zona del territorio teramano.
“Sono commosso perché la gente ci ha dato fiducia”, ha commentato il noto professionista, “con i fondi raccolti possiamo finalmente completare questa opera. Io ringrazio di cuore tutti, a cominciare da quegli amici che mi hanno affiancato. Credevo che la mia idea fosse pazza, irrealizzabile. Invece ho trovato tanti pazzi come me”.
La somma incassata per questa riuscitissima serata servirà per completare l’opera entro l’anno con l’acquisto degli interni. Anche la Asl di Teramo ha aderito al progetto del dottor Calafiore. Perché parte delle attrezzature arriveranno proprio dalla struttura sanitaria teramana.
Il piccolo ospedale è attrezzato con due stanze di degenza con 8 letti, un ambulatorio, una medicheria, una sala parto, una sala operatoria e una nursery. il tutto è stato possibile grazie anche all’accordo con l’associazione “Pediatri per l’emergenza” che segue passo passo la realizzazione del progetto assieme al governo del Kenia. Il personale sarà formato da un medico e un’infermiera locali pagati dallo Stato, un altro medico e un’infermiera pagati dall’associazione, a cui si sommeranno specialisti che arriveranno dall’Italia per alcuni periodi, a rotazione. Anche l’associazione “Il sogno di Iaia” collabora all’iniziativa