Tortoreto. E’ stato rimesso dalla Mari Ter di Ortona, alle autoritàmarittime, il piano di recupero del Larissa, lo yacht maltese inabissatosi sabato pomeriggio al largo di Giulianova dopo essere stato distrutto dall’incendio scoppiato nel vano motore.
L’opzione per il ripescaggio della lussuosa imbarcazione che quasi certamente verrà preferita sarà quella del doppio motopontone. La Mari Ter invierà due unità galleggianti con tecnici sub che procederanno ad imbracare e sollevare il relitto che si trova parzialmente incagliato nelle profondità marine a circa sette metri. Gli unici punti di aggancio, infatti, si trovano sullo specchio di poppa tra l’elica ed il timone e a prua nel punto in cui c’à l’altra elica. Si procederà al sollevamento controllato durante il quale ci sarà pompaggio di acqua per alleggerire il peso ed evitare contaminazioni in mare.
Il relitto verrà ormeggiato al porto di Giulianova, nell’area cantiere, dove inizierà lo svolgimento delle perizie tecniche necessarie dopo la nomina di un custode giudiziario. Ieri la motovedetta ha effettuato un nuovo sopralluogo nel punto di inabissamento del Larissa per verificare la presenza di macchie oleose. E’ risultato tutto nella norma, per questo la guardia costiera ritiene che non ci sia più gasolio stivato nel serbatoio che sarebbe andato bruciato durante l’incendio. Il relitto, prevede il comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Giulianova, Sandro Pezzuto, dovrebbe venire rimosso entro la settimana.
Oggi è previsto un nuovo vertice tra Capitaneria e Procura, mentre sono state completate le pratiche burocratiche per i documenti dei componenti dell’equipaggio, che si è scoperto sono un inglese e sette russi, di cui uno con passaporto canadese e sei con quello cipriota.