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Giulianova, emergenza sicurezza. Ruffini: “Cittadini lasciati soli”

Giulianova. L’aggressione avvenuta ieri ai danni del centralinista di Giulianova Massimo Gambacorta,
ad opera di un gruppo di rom, ha riacceso il dibattito sull’emergenza sicurezza in provincia di
Teramo.

“Esprimo la mia sincera solidarietà al dipendente comunale” ha detto il consigliere regionale Claudio Ruffini, per il quale tale episodio rappresenta l’ennesimo allarme che viene dal territorio e che deve far riflettere tutti, politica e istituzioni.

Secondo Ruffini, troppo poco è stato fatto dopo l’omicidio di De Meo e Fadani: l’emergenza sicurezza resta sulle costa e nel teramano.

“I cittadini” ha detto il consigliere del Pd “avvertono un vuoto. Manca il senso dello Stato. Conosco persone che quotidianamente subiscono affronti e ingiustizie da parte dei rom (nei bar, nelle scuole, agli incroci stradali), ma non li denunciano per senso di sfiducia nelle istituzioni e nello Stato. Di fronte a queste provocazioni quotidiane vi un sentimento di diffusa impotenza e rassegnazione. La gente pensa che sia meglio lasciar perdere, questa è la verità”.

Secondo Ruffini, le cause di questa emergenza sicurezza sono da addebitare alla scarsa presenza delle forze dell’ordine sulla costa, uomini, mezzi e risorse insufficienti.

“Dopo i tragici omicidi da parte dei rom sulla costa, inoltre, non c’è stato il rafforzamento richiesto delle stazioni di Alba Adriatica e Giulianova”.

Ma l’elemento più preoccupante, che lega in un certo senso questi episodi, è la presenza di giovani, sintomo di una mancata integrazione sociale.

“Tra i nomadi” prosegue Ruffini “proliferano fenomeni come il traffico di droga e l’usura. Su questo tipo di reato
sono necessarie decisioni più severe da parte della magistratura”. E ancora: “Si era parlato dell’istituzione
di un commissariato sulla costa vibratiana: a che punto siamo? Non è possibile che debba scapparci il morto per sedersi attorno a un tavolo con le istituzioni per annunciare provvedimenti che puntualmente vengono disattesi
. Dopo la riunione del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, a cui partecipò anche il sottosegretario agli Interni Michelino Davico, quali risposte sono state date per la sicurezza sulla costa?”.

Fondamentale, secondo il consigliere regionale, sarebbe un intervento della Regione, con un aiuto straordinario ai sindaci dei comuni costieri.

“Bisogna che la Regione investa più fondi nel sociale” ha concluso Ruffini “per favorire l’integrazione di queste comunità. Finora abbiamo visto praticare solo tagli indiscriminati. I sindaci non riescono a far fronte con le loro risorse a queste emergenze sociali. La Regione può e deve aiutare gli enti locali nella programmazione della sicurezza pubblica. Le Regioni del nord investono molto nella sicurezza del territorio ed in alcuni casi sono loro stesse a farsi carico della costruzione di nuove caserme. Viste le condizioni in cui versa quella di Giulianova, la costruzione di una nuova caserma sarebbe un segnale molto forte per la popolazione“.

Marina Serra