Atri. “Gli operatori del commercio su aree pubbliche nostri associati, concessionari del posteggio nel mercato settimanale di Atri, esprimono una forte protesta per l’annullamento del mercato verificatosi lunedì 13 luglio”.
Lo hanno dichiarato Domenico Giampaolo,presidente Provinciale Anva Confesercenti Teramo e Sergio Di Fiore, presidente Provinciale Fiva Confcommercio Teramo, ribadendo che “gli utenti sono stati privati di un importante ed insostituibile servizio, con un conseguente danno economico agli operatori e alle attività commerciali cittadine beneficiate dall’indotto determinato dal mercato. Tutto questo in un momento di persistente crisi di consumi: la perdita di una giornata di lavoro nel periodo estivo sicuramente non è una buona cosa per chi ogni giorno deve lottare per sbarcare il lunario”.
L’Amministrazione comunale ha motivato la decisione di sopprimere il mercato per consentire lo svolgimento dalla manifestazione “Atri a Tavola”.
“Ciò non era necessario in quanto gli orari del mercato (dalle ore 7:00 alle 14:00) non si sovrapponevano a quelli dell’evento (dalle ore 18:00 alle 24:00), come giustamente avevano sottolinetato Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio in una nota congiunta inviata al Sindaco il 30 giugno scorso. nella mattinata di lunedì 13 luglio, il 90% dell’area mercatale era completamente libera: in corso Elio Adriano e in via De Litio erano posizionate una quindicina di stands, piccole strutture leggere e vuote, facili da spostare momentaneamente senza il bisogno di smontarle”.
Precisano Giampaolo e Di Fiore che alla luce di quanto accaduto,al fine di evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli e dannose, “l’Anva Confesercenti e la Fiva Confcommercio esigono dagli Amministratori comunali meno superficialità, maggiore attenzione e rispetto per il lavoro degli operatori del commercio su aree pubbliche, e il coinvolgimento delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative ogni qualvolta che si compiono scelte riguardanti il mercato”.
