Giulianova. La questione settimana corta nelle scuole giuliesi, com’era prevedibile, si arricchisce di nuovi sviluppi. Dopo la presa di distanza dell’amministrazione comunale, che si era detta all’oscuro della decisione presa autonomamente dal Consiglio d’Istituto, lunedì pomeriggio sembra sia previsto un incontro tra la Dirigente scolastica (che tra l’altro avrebbe chiesto di rimandare la decisione dopo la protesta di alcuni genitori) e il Sindaco, per discutere dell’argomento.
E proprio lunedi alcuni genitori e insegnanti a favore del si si sarebbero organizzati per una contromanifestazione, questa volta a favore dell’orario su cinque giorni, proprio sotto la sede del comune. Intanto i contrari starebbero lavorando ad un ricorso ufficiale presso le autorità competenti: tra i motivi del no il mancato coinvolgimento di tutti i genitori; le presunte irregolarità igienico-sanitarie vista la mancanza delle mense scolastiche; la difficoltà, per molti genitori che lavorano il sabato, di gestire i figli non avendo parenti a cui affidarli; la concomitanza del rientro pomeridiano con molte attività extrascolastiche (catechismo, palestra, musica, ecc.); ecc.
Qualche docente a favore del no ha anche evidenziato come il cambiamento di orario va contrattato con i sindacati, viste le ricadute su personale docente e non docente, mentre sembra che la decisione sia stata presa solo a livello di consiglio d’Istituto. A favore del si, di contro, c’è una maggiore flessibilità del tempo libero da trascorrere in famiglia, con due giorni interi a disposizione nei fine settimana, tempo libero che farebbe comodo anche a molti docenti per le loro esigenze personali.
In conclusione, una decisione che avrebbe potuto essere presa, in un senso o nell’altro, con tranquillità, condividendola da subito con genitori, amministrazione e personale docente e non docente, rischia di diventare l’ennesima “guerra” tra due opinioni, certo rispettabili entrambe, ma che dovrebbero, prioritariamente, tenere conto di un solo elemento: il benessere e gli interessi di alunni e studenti.