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Giulianova, inaugurata la nuova pista ciclabile di Lungomare Spalato ma per il M5S è pericolosa FOTO

Giulianova. “Oggi, dal Salinello al Tordino, esiste una pista ciclabile a disposizione dei cittadini e dei turisti. E Giulianova è il primo, e ancora l’unico Comune in Abruzzo, ad aver utilizzato i fondi messi a disposizione per il progetto Bike to Coast al cui finanziamento la nostra città, inizialmente esclusa, venne ammessa il 2 aprile del 2014 grazie al mio impegno e a quello dell’allora assessore Archimede Forcellese”.

Ha esordito così il sindaco Francesco Mastromauro al momento del taglio del nastro della nuova ciclabile, il cui progetto esecutivo è stato approvato il 9 gennaio scorso, mentre l’aggiudicazione provvisoria si era avuta il 6 febbraio dandosi quindi avvio all’intervento il 9 marzo scorso.

“La nuova ciclabile, 650 metri con un segmento di collegamento di 110 metri su piazza del Mare dal Lungomare monumentale, è il frutto di un gioco di squadra, nel quale è intervenuto l’apporto di molti soggetti; dall’assessore Nello Di Giacinto al dirigente Maria Angela Mastropietro; dal progettista, l’architetto Guido Iampieri, alla ditta Di Eleuterio di Teramo al geometra Alfonso Falà, che ha curato gli aspetti riguardanti la sicurezza. Qualcuno ha sostenuto che la creazione della pista ha ristretto la carreggiata. Ciò è falso. La pista occupa gli stessi spazi degli stalli sosta prima esistenti. Nulla si è tolto e nulla si è aggiunto. Si ricorderanno anche le polemiche per l’eliminazione, lungo il marciapiedi, dei pini. Ho già detto, e lo ripeto, che ciò era inevitabile. Gli esperti forestali avevano infatti detto che i pini, oltre ad interferire con la ciclabile, avrebbero creato problemi di stabilità biologica e strutturale qualora si fosse proceduto al taglio delle radici che, è noto, avevano sollevato il terreno creando pericolosissimi dossi. Ma, come più volte ribadito, i pini sarebbero stati sostituiti con altre essenze meno invasive, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Ed infatti i pini sono stati sostituiti con i lecci. Mentre le palme, aggredite dal punteruolo rosso, verranno rimpiazzate da altre del tipo Washington, immuni dall’aggressione del terribile coleottero. Quanto al ripristino della ciclabile erosa dalla piena del Tordino del marzo 2011, i lavori prenderanno avvio a settembre, dopo il completamento degli interventi in corso per il ripristino degli argini fluviali”.

L’assessore regionale al Cicloturismo Dino Pepe, presente alla cerimonia, ha elogiato il Comune di Giulianova per la realizzazione dell’opera, che oltretutto prevede una riqualificazione del tratto esistente sul Lungomare monumentale e di piazza Dalmazia. Progetto già approntato dall’Amministrazione ma il cui è avvio è condizionato dalla disponibilità delle risorse economiche che il sindaco spera di ottenere con la concessione del bonus di 500 mila euro previsto dalla Regione per i Comuni che per primi hanno aperto i cantieri delle ciclabili. “C’è da fare davvero i complimenti al sindaco Mastromauro, agli assessori ed ai tecnici”, ha dichiarato l’assessore Pepe, “essendo Giulianova il primo Comune abruzzese ad aver utilizzato i fondi per il completamento della ciclabile lungo il suo tratto costiero. Quanto al bonus di 500 mila euro per quei Comuni virtuosi che, come Giulianova, hanno con sollecitudine dato avvio ai cantieri delle ciclabili nell’ambito del Bike to Coast, un progetto assolutamente strategico, sarà nostra cura procedere, sulla scorta delle economie che avremo tra tutti gli impianti realizzati, all’assegnazione della premialità”.

Per il Movimento 5 Stelle è “una ciclabile pericolosa. Viene inaugurata dal sindaco, con il solito codazzo di politici locali e  regionali, venerdì 3 luglio la nuova pista ciclabile antistante al porto. Anche questa volta la giunta e i suoi progettisti sono riusciti  pero’ a complicare le cose. Per giorni la cittadinanza ha segnalato il pericoloso restringimento della carreggiata e i conseguenti pericoli per la circolazione: errori  funzionali macroscopici che, uniti all’abbattimento dei 6 grandi pini,  rendono l’intero intervento fallimentare. E’ deprimente constatare come ancora una volta le cose vengano fatte con  approssimazione, in maniera del tutto frettolosa, a maniera di spot. Ci troviamo a commentare con qualche dubbio la realizzazione di una pista ciclabile, proprio per le modalità attraverso cui ciò è stato fatto”.

Il movimento 5 Stelle chiede “rassicurazioni certe all’assessore Di Giacinto, affinché si proceda senza creare disagi alla popolazione e pericolo per l’incolumità dei guidatori e di visionare il progetto esecutivo per capire se le distanze della sezione stradale rispondono a tutte le normative vigenti”.