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Invasione della cubomedusa. Centinaia di bagnanti punti, soprattutto bimbi

Sono arrivate, tremende, con i loro tentacoli urticanti. Sono le meduse, ma non quelle di un paio di settimane fa, innocue e con cui i bambini giocavano e si divertivano a catturarle con il retino.

Ora è la cubomedusa (Caribdea Marsupialis il suo nome scientifico) a terrorizzare i bagnanti. Ha praticamente invaso il tratto di mare a sud del vecchio porto di Giulianova, interessando una fascia costiera di una decina di chilometri, sino all’altezza della foce del fiume Vomano, anche se la sua eccezionale presenza, considerata massiccia rispetto al passato, è stata segnalata in tutta la fascia costiera abruzzese.

Nel tratto compreso tra la Riserva Naturale del Borsacchio e la zona del pontile, a Roseto, decine e decine di bambini sono stati “accarezzati” dalla cubomedusa. C’è stato anche chi in un solo tuffo si è ritrovato con ben 5 punture di meduse, urlando e lasciando in fretta il mare per farsi medicare.

In appena un metro quadrato di superficie si sono contate in mattinata oltre 20 meduse, alcune davvero piccole, ma dai tentacoli fastidiosi, urticanti. Le punture creano rossore alla pelle, sono fastidiosissime e le cnidocisti provocano delle vere e proprie ustioni.

Per alleviare il fastidio bisogna immediatamente lavare la parte colpita con l’acqua di mare, un rimedio naturale che consente di pulire la pelle e di eliminare in fretta le parti di medusa rimaste attaccate eventualmente alla pelle, diluendo inoltre la tossina non ancora entrata in circolo. Mai utilizzare l’acqua dolce perché avrebbe l’effetto contrario. Da capire come mai questa alta concentrazione improvvisa di meduse.

Probabilmente sono state spinte dalle correnti dei giorni scorsi, a seguito di una mareggiata durata un paio di giorni. La Caribdea Marsupialis, la cubomedusa, adora temperature più tiepide e in questi giorni sta facendo molto caldo. Evitarle non è facile, in acqua è praticamente invisibile. Ma sapere cosa fare se si viene punti diventa fondamentale.