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Aggressione Pescara, Anita Fadani: “con la scarcerazione di Spinelli è passato messaggio negativo”

Alba Adriatica. “ Con la scarcerazione di Sante Spinelli è passato un messaggio negativo e puntualmente si è verificato un episodio analogo a quello che ci ha strappato i nostri figli”. Fa fatica a contenere la rabbia e la delusione Anita Fadani, mamma di Emanuele (il commerciante di Alba Adriatica picchiato a morte lo scorso novembre) nel commentare la vicenda, simile, che si è verificata sabato notte a Pescara.

La sua presa di posizione, al pari dei genitori di Antonio De Meo (il ragazzo di Castel di Lama caduto sotto la furia violenta di tre minori rom in estate), arriva qualche ora dopo l’aggressione di Pescara, all’interno della sede dell’associazione “ Per non dimenticare”, dove gli attivisti hanno in programma una riunione. Le parole di Anita Fadani sono dure, ma molto dirette. “ Giù le mani dai nostri figli” dice la donna, “ questo non lo possiamo più tollerare. Alla famiglia del ragazzo aggredito a Pescara va tutta la nostra solidarietà. Mi spiace molto, ma con la scarcerazione di Spinelli è passato un messaggio del tipo: oggi possiamo fare tutto quello che ci pare (riferito alla comunità rom, ndc)”. Il racconto delle due mamme, accomunate da un drammatico destino, lascia spazio anche alla stratta attualità, rappresentata dall’esame del ricorso, che sarà discusso giovedì al tribunale del Riesame, sulla scarcerazione di Sante Spinelli. “ Al magistrato” prosegue la signora Anita, “ chiedo solo di giudicare con serenità e raziocinio”. Nella conferenza stampa delle famiglie Fadani e De Meo, erano presenti anche i componenti dell’associazione “ Per non dimenticare” che hanno diffuso una nota e che hanno lanciato anche un invito pubblico. “ Quello che stavolta lascia perplessi, “ si legge nella nota, “ è l’indifferenza delle persone che hanno assistito all’aggressione. Non si vuole stigmatizzare l’appartenenza ad una etnia, ma condannare il ripetersi di certi gesti. L’aggressione di Pescara è avvenuta in una grande città, più controllata dalle forze dell’ordine, ed evidenzia anche come l’omertà è l’aspetto più negativo, che agevola le prepotenze di taluni e il ripetersi di situazioni di violenza. Auspichiamo, anche alla luce di quello che è accaduto a Pescara, che il tribunale del Riesame si esprima in maniera serena e adeguata, vista la pericolosità di certa gente, che incuranti di quanto accaduto continuano a compiere atti contrari alla morale pubblica e alla convivenza civile. Chiediamo, in maniera ufficiale a Nazzareno Guarnieri (presidente regionale dell’associazione Sim/Rom, ndc), a venire ad Alba e a parlare in piazza alla sua comunità”.