E la nuova caserma di Alba Adriatica, inaugurata alla presenza del Prefetto Valter Crudo, del Procuratore Antonio Guerriero, del comandante regionale Ciro Rungo, di quello provinciale Gualberto Mancini, dei sindaci dell’area vibratiana e non solo, rappresenta un segnale forte che viene trasmesso alla collettività. Un territorio che abbraccia la costa, ma anche le aree interne.
“Parliamo di un’area di oltre 235 chilometri quadrati”, ha puntualizzato il comandante provinciale, “un’area vasta, che va controllata e tutelata. Il comando di Alba Adriatica si avvale della presenza di 4 unità effettive, retto da un vice ispettore”.
Dunque 4 agenti della forestale in servizio ad Alba Adriatica, coordinati dal comandante Marcello Cappelletti, che si muoveranno su un’area vasta. La stazione sino allo scorso anno era a Roseto. Aveva bisogno di locali adeguati. Il sindaco Enio Pavone ha cercato sino all’ultimo di tenere la caserma nella sua città.
Ma oggi ha dovuto ammettere che il locali messi a disposizione dalla sua collega Tonia Piccioni rispondono in maniera adeguata alle esigenze del Corpo Forestale dello Stato. Prima del taglio del nastro, come da tradizione, la Piccioni ha consegnato il tricolore al comandante Cappelletti. E poi altri scambi di doni. Gli agenti avranno modo di spostarsi ed intervenire non solo con mezzi tradizionali, ma da oggi anche in bici controllando soprattutto l’area costiera.
Il sindaco albense ha ringraziato il comando della forestale per aver scelto Alba Adriatica nella riorganizzazione delle sedi dislocate sul territorio. Ha posto l’accento sull’importanza della presenza della forestale e del ruolo deputato a svolgere.
“Di controllo, di prevenzione”, ha puntualizzato il sindaco, “contro le forme di abusivismo che danneggiano un territorio. Maggiori controlli sui fiumi, e non solo”.
La forestale avrà anche un controllo immediato sulle aree, pubbliche e private, grazie ad un software che consente di confrontare i dati analitici con mappe satellitari e carte catastali in pochissimi secondi. Infine l’invito rivolto a tutti i cittadini, affinché collaborino con le istituzioni denunciando eventuali reati ambientali, come ha suggerito il Procuratore Guerriero.
“Il territorio è di tutti, e va tutelato per lasciarlo intatto alle generazioni future”, ha detto Guerriero, “Quindi è fondamentale la collaborazione dei cittadini. Ciascuno di noi è la vedetta di questo territorio”. Il Procuratore si è rivolto anche alle amministrazioni locali, ai loro rappresentanti presenti in sala. Ha chiesto un chiaro cambio di marcia, un cambio culturale e progettuale. Ha suggerito l’installazione di telecamere di videosorveglianza, in grado di prevenire reati e di identificare i malfattori.