Teramo. Si aprirà il 6 maggio 2016 il processo a carico di un carabiniere teramano accusato di concussione e tentata concussione per aver utilizzato la divisa, secondo gli inquirenti, per ottenere trattamenti di favore: generi alimentari e oggetti, come occhiali da sole, gratis o a prezzi stracciati, così come lavori elettrici nell’appartamento.
A rinviarlo a giudizio il gup Domenico Canosa. Secondo l’accusa, titolare del fascicolo il pm Luca Sciarretta, il brigadiere in più occasioni avrebbe sfruttato il suo ruolo per fare la spesa e acquistare oggetti senza pagare o pretendendo prezzi di favore. Tutto dietro velate minacce e, in caso di diniego, con frasi dal sapore ritorsivo. Comportamento che avrebbe utilizzato, senza riuscire nell’intento, anche nei confronti di un elettricista a cui avrebbe chiesto di effettuare alcuni lavori nel suo appartamento.
A far scattare le indagini erano state proprio alcune segnalazioni delle sue presunte vittime che, stanche di subire, si sarebbero rivolte ai colleghi del carabiniere. I colleghi, indagando, avrebbero trovato conferma delle accuse mosse all’uomo, che l’anno scorso fu raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora a Teramo e Montorio al Vomano, revocato solo agli inizi di quest’anno, dopo otto mesi, su decisione della Corte d’Appello.