Martinsicuro, la Veco riapre. Ma per tre mesi

Teramo. La Giunta regionale sospende per tre mesi il provvedimento dirigenziale di chiusura della fonderia di Martinsicuro: la ripresa dell’attività, dopo oltre un mese di fermo, è anche funzionale, come si legge nella delibera regionale, al controllo delle emissioni e alla valutazione dei rischi per l’ambiente.

La Veco ha tempo novanta giorni per svolgere le procedure ritenute necessarie per ottenere la valutazione di impatto ambientale. Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta regionale dopo una serie di incontri che si sono svolti in Provincia, in Regione e anche in Prefettura: incontri sollecitati dai sindacati preoccupati per il futuro dei lavoratori.

“Le aziende devono rispettare la legge ma hanno il diritto di trovarsi di fronte a procedure chiare, una legislazione coerente, dei tempi di risposta compatibili con l’attività – commenta il presidente Renzo Di Sabatino – un’azienda chiusa per un mese, con i lavoratori a spasso, è fonte di conflitti sociali che non fanno bene alla comunità. Non solo a Martinsicuro, evidentemente, esiste un problema di convivenza ambientale fra aree residenziali che sono sorte attorno a nuclei produttivi. Errori urbanistici che rischiamo di pagare a caro prezzo e che comunque non possono pesare solo sul tessuto produttivo e industriale che sta facendo uno sforzo per affrontare la crisi e mantenere i posti di lavoro. Anche per questo credo che lo della bonifica di aree industriali e gli investimenti per interventi tecnologici per la riduzione dell’impatto ambientale debbano avere un canale importante di finanziamento nella prossima programmazione dei Fondi Fesr gestiti dalla Regione. Su questi aspetti c’è piena sintonia con il vicepresidente regionale Giovanni Lolli e in questa direzione mi auguro ci si mossa continuare a muovere in fretta e bene”.

 

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