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Roseto, iniziato lo smantellamento del traliccio di Montepagano

Installato nel 2004 per potenziare la rete di trasmissioni dell’Arma dei Carabinieri, il traliccio di Montepagano negli anni a seguire è stato sempre al centro di polemiche perché considerato un pugno in un occhio per l’antico borgo di Roseto.

Pio Rapagnà e un comitato cittadino contro l’antenna dal 2006 in poi hanno presentato esposti, ricorsi, azioni di ogni genere per fare in modo che quell’ammasso di metallo venisse quanto prima smantellato.

Oggi quel sogno si realizza perché una ditta di Bari, che si è aggiudicata l’appalto, ha iniziato l’opera di smantellamento. In 10 giorni verranno portate via 35 tonnellate di ferro zincato. In mattinata il sindaco Enio Pavone e parte della Giunta hanno visitato il sito.

“Abbiamo mantenuto fede ad un impegno”, ha sottolineato il primo cittadino, “grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri oggi finalmente è stato possibile iniziare questa opera, ridando a Montepagano quanto dovuto”.

La rimozione del traliccio, come ha ricordato l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari, era stata inserita nel programma elettorale del sindaco Pavone in occasione delle amministrative di 4 anni fa. “Era al punto 28 del nostro programma”, ha puntualizzato l’amministratore rosetano, “e sono orgoglioso che sia stata mantenuta una promessa che avevamo preso con i cittadini del borgo antico”.

Due consiglieri comunali di maggioranza, Attilio Dezi di Roseto Tricolore ed Enzo Di Giulio del Nuovo Centrodestra, entrambi di Montepagano, in questi anni hanno più volte sollecitato l’amministrazione per fare in modo che quell’impegno coi cittadini venisse rispettato.

Tra l’altro se l’opera di demolizione avesse dovuta portarla avanti il Comune, l’Ente avrebbe dovuto sostenere un costo. Con il bando, invece, la ditta aggiudicataria, che potrà vendere il metallo per ottenere un ricavo, ha versato una somma di 4mila euro nelle casse comunali e che verrà ora utilizzata per la manutenzione del borgo antico.