La FP CGIL di Teramo organizza, dunque, la protesta contro la scelta di privatizzare l’ospedale “Val Vibrata”, invitando a partecipare non solo i lavoratori, ma anche tutta la cittadinanza. “Vogliamo impedire” fanno sapere i membri del sindacato “la realizzazione di un’idea che si reputa incapace di migliorare le condizioni della sanità teramana. L’idea della privatizzazione della struttura affiderebbe, infatti, il 49% ai privati, che vuol dire l’aumento delle tariffe delle prestazioni e, vista l’esperienza del gruppo Villa Pini, non fa ben sperare”.
La proposta della CGIL, invece, è quella di razionalizzare e specializzare l’offerta dei servizi sanitari erogati dalla struttura vibratiana, cosa che permetterebbe un recupero di personale e, di conseguenza, la possibilità di assumere nuovi primari utili a contrastare i dati negativi della mobilità passiva e dare nuovo vigore all’ospedale, al territorio e agli operatori della sanità.
“Alla mancanza di una visione generale della sanità abruzzese e di quella teramana” aggiunge, poi, la CGIL “si sopperisce facendo il balletto, da un lato, del numero delle Asl e, dall’altro, della costruzione di nuovi ospedali senza specificare cosa si vuole tenere in vita e cosa si elimina”.