Martinsicuro. La vertenza Franchi finisce in Cassazione. Potrebbe non essere chiusa l’infinita vicenda, che ha già fiaccato le casse comunali, relativa al vecchio esproprio Franchi. Gli eredi della nobile famiglia, infatti, nelle scorse settimane hanno deciso di impugnare la sentenza di secondo grado (che ha fissato l’entità del debito che il Comune ha già pagato) per chiedere ai giudici anche la quantificazione degli interessi legali maturati nei lunghi anni del contenzioso.
Per l’amministrazione comunale la notifica del ricorso in Cassazione (a prescindere da quello che sarà il pronunciamento dei giudici) non è certo una bella notizia, anche perché un po’ tutti si auguravano che l’interminabile contenzioso, iniziato negli anni ’80, fosse definitivamente archiviato con il pagamento del vecchio debito, che nel frattempo era lievitato a 1milione 400mila euro. La vertenza Franchi, lungi dall’essere conclusa, dunque offre un nuovo capitolo, con il rischio concreto che l’ente nel futuro debba essere nuovamente costretto ad aprire i cordoni della borsa. Nella vicenda, oltre all’esito del ricorso in Cassazione, resta da chiarire un aspetto: se il Comune deciderà di rivalersi sulle cooperative che in quegli anni realizzarono palazzine in edilizia convenzionata sui terreni espropriati alla famiglia Franchi, nella zona 167 di Villa Rosa. Nel 2007, poco prima di chiudere in anticipo, l’esperienza amministrativa, la giunta Maloni scrisse una lettera ai rappresentati legali delle cooperative per informarli che parte del debito gravava anche sugli assegnatari dei vari alloggi.
