In base ad una direttiva del Miur, infatti, sono state ridotte del 25% le spese per i servizi ausiliari a livello nazionale.
Di conseguenza, tutti i lavoratori degli appalti storici rischiano di vedere ridotto il loro orario di lavoro, che attualmente varia dalle 13 alle 23 ore settimanali, anche fino a 8-9 ore nell’arco dei sette giorni, con una forte riduzione anche dello stipendio.
In Abruzzo i lavoratori impegnati in queste attività sono 320, di cui 120 in provincia di Teramo dove a gestire questi servizi, in passato, era la Teramo Ambiente.
Una delegazione teramana composta da lavoratori e sindacati è stata ricevuta due giorni fa in Provincia da Catarra che oggi, insieme all’assessore regionale al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione, Paolo Gatti, ha deciso di scrivere al Ministro Gelmini rappresentando i problemi posti durante l’incontro e sollecitando delle rapide soluzioni.
“Abbiamo chiesto al Ministro” ha spiegato Catarra “di interessarsi ai problemi vissuti dai lavoratori e sollecitato una soluzione che riesca a contemperare le esigenze della spesa pubblica con quelle del sistema scolastico, dell’occupazione e, per altro verso, anche sociali. Non possiamo che auspicare una soluzione positiva a questo problema, che coinvolge purtroppo un numero elevato di lavoratori”.
Marina Serra