Notaresco, ciclista muore sulla Statale 150 investito da una moto

Notaresco. Ciclista amatoriale viene investito da una moto e trova la morta sulla Statale 150 nel territorio di Guardia Vomano e Notaresco. Aveva 61 anni, Rinaldo Di Lorito, pensionato di 61 anni di Spoltore, morto questa mattina, vittima di un incidente sulla statale del Vomano.

L’uomo faceva parte di un gruppo di ciclisti.

Secondo una prima ricostruzione, il 61enne si sarebbe spostato al centro della carreggiata per evitare un riccio, morto, ancora presente sulla sede stradale quando è stato centrato da una moto di grosso cilindrata.

I compagni di “corsa” hanno subito cercato di prestargli i soccorsi del caso, sul posto il 118 ed è stato fatto decollare anche l’eliambulanza, ma per il povero pensionato non c’è stato nulla da fare. Sul posto, per i rilievi di rito gli uomini della Polstrada di Teramo.

Ciclista morto a Notaresco, CiClAT: ‘disgrazia o responsabilità delle istituzioni?’

“La cronaca, purtroppo, ci racconta di un’ennesima tragedia della strada che vede come vittima un ciclista che, uscito per un momento di svago, non farà più ritorno dai suoi familiari. Fatalità? Imprudenza? Di certo l’incidente è accaduto su una delle strade più utilizzate dai cicloamatori della nostra Regione, itinerario addirittura segnalato come percorso ciclabile su strada in una mappa che, anni fa, la Regione Abruzzo pubblicò per pubblicizzare 46 itinerari che sono rimasti solo dei segni su una cartina. Cosa ha fatto, infatti, la nostra Regione per la mobilità ciclistica e il cicloturismo? A parte la cartina di cui sopra (che non tiene conto delle condizioni di strade spesso impercorribili anche in auto, figuriamoci in bicicletta), ha progettato il percorso costiero Bike to Coast, ha lanciato il progetto di Bike Sharing regionel ViaVai, ha stanziato 30.000 euro per il trasporto gratuito delle biciclette sui treni, ha istituito l’assessorato al cicloturismo, ha creato una consulta delle associazioni per la mobilità ciclistica… tutte cose ottime ma, ad oggi, a parte qualche cartina, diversi progetti, un bel filmato e tante chiacchiere, risultati zero.
E siamo qui a piangere una vita umana persa, che forse si sarebbe potuta risparmiare se davvero in Abruzzo avessimo realizzato percorsi ciclabili sicuri e messo in sicurezza gli itinerari già utilizzati da tanti ciclisti”. E il commento del Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, stringendosi “alla famiglia del povero ciclista che ha perso la vita per una passione che accomuna migliaia di abruzzesi, e chiediamo con forza alle istituzioni di fare ognuna la propria parte perché fatti del genere non accadano più; e non si debba, tra qualche mese, tornare a scrivere di lutti dovuti a progetti mai realizzati e promesse mai mantenute”.

 

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