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Cologna Spiaggia, nuovo rinvio per i lavori alle scogliere. La rabbia degli operatori

Ancora un rinvio dei lavori per il potenziamento delle barriere frangiflutti sul litorale di Cologna Spiaggia. Le opere, che prevedevano oltre al ricarico delle scogliere esistenti, anche la chiusura dei varchi tra una barriera e l’altra lasciando solo il passaggio alle imbarcazioni, dovevano cominciare tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, subito dopo il completamento degli interventi nella zona sud di Roseto.

E invece, proprio in questi giorni la Regione ha comunicato che i lavori che erano stati programmati a Cologna subiranno uno slittamento di alcuni mesi. Se ne riparlerà ad ottobre, subito dopo la stagione estiva. Il motivo dell’ennesimo rinvio sarebbe di natura burocratica.

Inoltre, secondo i responsabili del Genio Civile per le Opere Marittime non avrebbe senso iniziare gli interventi ora, a meno di un mese dall’inizio della stagione turistica. La cosa però ha in qualche modo indispettito gli operatori turistici locali che si sentono presi in giro.

“Ci sentiamo presi in giro”, ha sottolineato Ernano Perletta, titolare del Lido Lo Squalo, “ci hanno sempre detto che sarebbero iniziate le opere a febbraio, poi a marzo. Ed ora niente. E prima ancora avevano detto che sarebbero iniziati lo scorso anno. Con chi ce la dovremmo prendere? E’ una situazione non più sopportabile”.

Il progetto iniziale prevedeva il potenziamento delle barriere esistenti e la chiusura di 5 varchi, partendo dalla zona sud. Successivamente la Regione modificò il progetto prevedendo la chiusura di 10 varchi, sino all’altezza dello chalet L’Astice. Ora sembra che il piano abbia subito una nuova modifica perché la chiusura dei varchi sarà quasi totale, sino all’altezza di via Bozzino.

Resta il fatto che gli operatori locali sono in difficoltà perché le recenti mareggiate hanno accentuato il fenomeno dell’erosione, soprattutto dinanzi ai camping. Inoltre non sono in grado al momento di programmare la posa degli ombrelloni.

“Non sappiamo davvero cosa pensare”, ha puntualizzato Luigi Corradetti, titolare del Camping Nino, “non riusciamo neppure a pianificare gli interventi di livellamento dell’arenile per la posa degli ombrelloni. L’erosione ogni anno aumenta. Quest’anno poi ci sono state diverse mareggiate, con le onde che hanno superato il muretto del lungomare, sino a raggiungere la strada”.

Il ripascimento morbido operato qualche anno fa non ha dato alcun risultato perché la situazione, relativamente al fenomeno erosivo, col tempo è solo peggiorata.