Campli. L’affare era allettante: acquistare un appartamento esclusivo, in un residence di nuova costruzione a Sharm el Sheik, a prezzi concorrenziali. Dietro al presunto affare, però, si celava una truffa colossale, visto che i falsi mediatori vendevano solo carta straccia.
Gli appartamenti reclamizzati, con tanto di cataloghi e foto accattivanti, esistevano solo sulla carta e gli ignari acquirenti, che versavano una lauta caparra al momento della firma del preliminare, solo successivamente si accorgevano di essere stati raggirati. Ammonta a circa 750mila euro la truffa scoperta dai carabinieri della stazione di Campli, che dopo quasi due anni d’indagine hanno denunciato cinque persone che avevano che avevano organizzato un maxi-raggiro nel quale sono finite 35 persone, della provincia di Teramo ma anche di altre zone d’Italia. Con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, i militari diretti dal maresciallo Marino Capponi, hanno denunciato una coppia di Campli, C.R. di 45 anni e la compagna, H.F. di 40 (di origini spagnole), e tre procacciatori di affari: M.C. di 47 anni di Bergamo, R.P. di 61 di Ravenna a e P.C. di 45 di Ancona. Il meccanismo messo in atto dai cinque truffatori, faceva leva su una serie di annunci di natura pubblicitaria, sia su internet che su strumenti cartacei, che reclamizzavano la possibilità di acquistare appartamenti sulla nota spiaggia di Sharm el Sheik, con una spesa massima di 100mila euro. Il prezzo era decisamente concorrenziale, motivo per cui diversi potenziali acquirenti rispondevano agli annunci. A questo punto, veniva messa in pratica la seconda parte della truffa: i falsi venditori usavano strumenti persuasivi per riuscire a piazzare il prodotto, come cataloghi e materiale fotografico di residence in realtà già costruiti o in fase di realizzazione, che però erano gestiti da veri agenti immobiliari e non certo dai cinque che avevano inscenato la truffa. In ogni caso, però, nel corso di alcuni mesi i cinque sono riusciti e vendere 35 appartamenti a persone residenti in varie zona d’Italia, che hanno anche versato una caparra (circa il 30% del valore dell’immobile), firmando falsi preliminari di acquisto. L’inghippo, però, è venuto a galla quando una coppia, marito e moglie, di Campli si è rivolta ai carabinieri della locale stazione, raccontando di aver acquistato un appartamento, di aver versato un anticipo, ma di non essere in possesso di nulla, sopratutto dopo aver fatto una visita di persona in Egitto. I carabinieri, nel corso di parecchi mesi d’indagine, hanno raccolto in giro per lo Stivale 35 denunce della stessa natura, con persone che avevano sottoscritto l’analogo contratto di acquisto. Nella successiva perquisizione che i carabinieri hanno effettuato a Campli, nell’alloggio della coppia di falsi agenti immobiliari, sono stati sequestrati documenti e file relativi alla truffa.