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Villa Pini, a vuoto le ingiunzioni di pagamento presentate in tribunale

Teramo. Cento lavoratori del gruppo Villa Pini vedono sfumare, per il momento, il pagamento di 5 stipendi grazie alle ingiunzioni di pagamento presentate in tribunale. Il destino, almeno in questa fase, non sembra essere alleato per i lavoratori del gruppo Villa Pini, e nella fattispecie di coloro che prestano la loro opera nei centri di riabilitazione Santo Stefano.

 

 

Martedì scorso, infatti, il tribunale di Teramo doveva esprimersi sulla possibilità di liquidare le spettanze di 100 lavoratori (un credito di circa 120mila euro) attraverso il pignoramento dei crediti vantati dalla società Santo Stefano. Fino allo scorso 3 dicembre, operazioni di questo genere sono andate tranquillamente in porto, ma la Asl di Teramo ha deciso di non presentarsi in tribunale e dunque per il momento ha vanificato le aspettative dei dipendenti del gruppo, che erano in procinto di monetizzare almeno cinque degli stipendi arretrati. La Asl, infatti, su consiglio del legale ha deciso di non presentarsi in tribunale, e di riflesso di non fare in modo che le ingiunzioni di pagamento avanzate dai lavoratori, per gli stipendi arrestati diventassero esecutive. La Asl di Teramo, infatti, detiene 1 milione e 800 mila euro di crediti residui, per l’anno 2008, che altro non è che una cessione di credito fatta dal gruppo Angelini. Il problema nasce da una richiesta avanzata dalla Unicredit Bank verso la Asl, su una cessione di credito fatta in precedenza dal gruppo Villa Pini, presentata però da oltre un anno. Ebbene, lo stesso gruppo ha diffidato la Asl nell’assecondare ogni richiesta dell’istituto di credito, in quanto non avrebbe nulla da pretendere. La vicenda, molto complessa nella sua ricostruzione, però, allo stato attuale riserva solo bocconi amari per i lavoratori senza stipendio da mesi. Il tribunale di Teramo, relativamente alle ingiunzioni di pagamento, ha fissato una nuova udienza il prossimo 1° febbraio. Se la Asl non si presenterà, i lavoratori si troverebbero costretti a chiedere un accertamento della Finanza, con un ulteriore allungamento dei tempi. Una delegazione dei lavoratori del Santo Stefano, assieme ad un sindacalista della Uil, hanno avuto un incontro con il manager della Asl di Teramo, Mario Molinari, per chiedere le ragioni di questo atteggiamento. Molinari avrebbe replicato che il legale della Asl ha consigliato, in questa fase, di non presentarsi in tribunale per dar corso alle istanze di pignoramento. I lavoratori hanno anche fatto notare che prima di Natale qualsiasi istanza di pignoramento, per situazioni similari, è andata a buon fine, mentre ora l’azienda sanitaria ha deciso di innestare la retromarcia.