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Teramo, seconda edizione per il corso di tecnico in acustica ambientale

Teramo. L’associazione “Scuola EMAS Abruzzo” organizza la seconda edizione del corso per  “Tecnico competente in Acustica ambientale”.

Il corso, della durata di 180 ore, è realizzato  in convenzione con la Facoltà di Architettura di Pescara (Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione)  e con il Consorzio Universitario della Marsica (Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’Aquila).

L’attestato avrà valore di “corso biennale di perfezionamento” per coloro che sono  in possesso di  laurea o diploma universitario e di “corso biennale di formazione avanzato” per coloro che sono in possesso di diploma di scuola media superiore. Costituisce, inoltre, titolo  valutabile  ai  fini  dell’iscrizione  nell’elenco  dei  Tecnici  competenti della Regione Abruzzo.

Il  corso  si  prefigge  di  fornire  agli  allievi  la  formazione  necessaria  a  svolgere  i  diversi  compiti nell’ambito delle disposizioni  di  legge  in  tema  di  acustica  applicata:  dalla  valutazione  del  rischio  da rumore negli  ambienti di  lavoro  alla valutazione del disturbo da  rumore negli  ambienti  abitativi; dalla  misura  del  rumore  da  traffico alla  valutazione  di  impatto  acustico;  dalla  classificazione acustica del territorio al piano acustico di risanamento; dalle valutazioni del rumore in edilizia alle bonifiche  ambientali.

La quota di  iscrizione è di 1.200 euro. Per i giovani disoccupati di età inferiore ai 32 anni è previsto uno sconto del 20%.

“La scuola, unica in Abruzzo, sta riscuotendo un grande successo” ha commentato a riguardo Francesco Marconi, assessore provinciale all’Ambiente e per il futuro intendiamo rafforzarne ruolo e funzioni. Attraverso i suoi corsi si formano nuove figure professionali, anche quelle richieste dalla normativa ambientale, utilizzabili sia dalla pubblica amministrazione che dalle imprese. Un’opportunità per tanti giovani che sono in cerca di uno spazio professionale e anche per enti locali e aziende che, al di là delle normativa, devono confrontarsi sempre più con nuovi modelli di gestione che devono tener conto della “sostenibilità” delle azioni poste in essere”.