Il primo cittadino giuliese ha smentito, ma soprattutto ha lasciato intendere che, con l’uscita dal consorzio di alcuni Enti, come Provincia, Camera di Commercio, Ruzzo Reti, è giunto il momento di pensare ad una gestione diretta dell’Ente porto.
“Non dimentichiamoci che il nostro porto è uno dei due bacini a valenza regionale”, ha ricordato il sindaco, “l’altro è Vasto. E’ una struttura peschereccia e turistica che negli anni ha valorizzato il nostro territorio. E’ mia intenzione a questo punto, dopo l’uscita di scena di alcuni soci partner del consorzio, fare in modo che la gestione di questo organismo passi nelle mani del Comune. La Regione continuerà ad essere l’unico partner. E ho avuto garanzie sul sostegno economico”.
Nei prossimi giorni la proposta di Mastromauro verrà portata all’attenzione dell’intera maggioranza. Anche perché l’iter prevede un passaggio finale in Consiglio Comunale. L’operazione potrebbe concludersi prima della fine dell’anno. L’idea è anche quella di valorizzare la banchina di riva, sfruttandola sotto il profilo commerciale e turistico dando la possibilità di creare dei piccoli ristoranti, delle attività legati al commercio, valorizzando anche la “passeggiata” che da Corso Nazario Sauro, in asse, immette direttamente sull’area portuale.
La proposta avanzata dal sindaco piace anche al capogruppo della lista Giulianova Rinasce Gianluca Antelli. “D’altra parte la nostra proposta politica, unica tra i programmi elettorali presentati alle scorse amministrative”, puntualizza Antelli, “già segnava la strada verso una totale rivisitazione dell’attuale assetto dell’Ente Porto. Fummo noi ad indicare in tempi non sospetti la necessità di superare una visione portuale cittadina che per anni ha portato all’assurdo politico che il porto di Giulianova debba essere un centro di costo per gli enti pubblici”.
Per quanto riguarda la situazione dell’Ente Porto, dal punto di vista economico, Mastromauro ha preciso che non ci sono debiti e che in questi 40 anni i 4 presidenti che si sono succeduti, da Peppino Laudadio, a cui è intitolato il nuovo molo, a Giulio Belfiore, da Pierangelo Guidobaldi a Paolo Vasanella che è l’attuale responsabile, “hanno sempre garantito una gestione oculata”.