Giulianova, i 60 anni del distaccamento della Polstrada

Un modello da prendere ad esempio, una sicurezza per il territorio. Un’azione silenziosa ma non muta. Così il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro che ha voluto festeggiare i 60 anni del distaccamento della Polizia Stradale, invitando nella sala Buozzi, in pieno centro storico, tutti i rappresentanti delle forze di sicurezza che operano nel compartimento giuliese.

C’erano il Prefetto Valter Crudo, il questore di Teramo Giovanni Febo, di Pescara Paolo Passamonti, il dirigente provinciale Laura Panella, il direttore Centrale Specialità e Reparti Speciali Roberto Sgalla, il dirigente del compartimento Polstrada Lazio-Abruzzo Michele La Fortezza. C’era anche il vescovo Michele Seccia. Una sala Buozzi gremita per questa sobria ma intensa cerimonia.

Importante l’intervento del Prefetto Crudo che ha ricordato come il maggiore tributo gli agenti della Polstrada lo abbiano pagato proprio per garantire sicurezza ai cittadini. “Non va dimenticata”, ha sottolineato il Prefetto, “l’attività di soccorso che svolge la Polstrada, non tanto quella della sanzione. E in effetti il tributo che hanno dato molti agenti, pagando con la loro vita, è stato proprio nelle fasi del soccorso”.

Sessant’anni di storia e di presenza sul territorio del distaccamento della Polstrada di Giulianova non sono poca cosa. Un esempio di efficienza, con oltre 1100 pattuglie nell’arco di un anno. “E’ un esempio virtuoso”, ha ammesso il dirigente del compartimento della Polstrada Lazio-Abruzzo Michele La Fortezza, “una dozzina di agenti che riesce a garantire la copertura di un territorio molto importante, con una serie di servizi di pattugliamento straordinaria. Grande efficienza e organizzazione di un piccolo reparto con compiti assolutamente qualificanti”.

Il sindaco Mastromauro ha ricordato come Giulianova sia crocevia di intersezioni interessanti di collegamenti: l’autostrada, il porto, la stazione ferroviaria. La malavita può trovare terreno fertile laddove la presenza di forze dell’ordine può risultare limitata.

“Ecco l’importanza anche del nostro distaccamento di Polizia Stradale”, ha aggiunto il primo cittadino, “che trasmette ai cittadini un maggiore senso di sicurezza”. Ma tra i compiti della Polstrada c’è anche quello della prevenzione. Uno degli obiettivi da raggiungere è ridurre il numero delle vittime della strada.

Nel 2014 sono state circa 3mila, ma entro il 2020 bisognerà scendere sotto la soglia delle 2000. Purtroppo il tributo più alto lo pagano ancora i giovani con una media di 1200 morti l’anno. Un dato troppo elevato che deve far assolutamente riflettere.

 

 

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