Giulianova. Il Comune di Giulianova beneficerà dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per la difesa della costa. La conferma è giunta ieri, 26 gennaio, in occasione di un incontro richiesto ed ottenuto con gli assessori regionali Dino Pepe e Donato Di Matteo dal sindaco Francesco Mastromauro e dall’assessore al Demanio Marittimo Fabio Ruffini.
“Affermare che l’incontro di ieri sia stato proficuo è dire poco, perché siamo riusciti ad ottenere la modifica delle strategie di difesa costiera con l’inclusione di Giulianova”, dicono il sindaco e Ruffini.
“D’altronde tutti, quindi non solo gli assessori Pepe e Di Matteo che ringraziamo, ma anche i tecnici presenti, hanno concordato sul fatto che Giulianova, per quanto non interessata da fenomeni drammatici come in altre località abruzzesi, dovesse rientrare a pieno titolo tra le opere da realizzare per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera. A nostra disposizione – proseguono il sindaco e l’assessore – ci sono 500 mila euro che verranno utilizzati per vari interventi soprattutto nella zona sud, che poi è quella maggiormente interessata dal fenomeno erosivo tanto da spingerci a richiedere già dall’ottobre 2009 interventi risolutivi e organici alla Regione. Un problema al quale abbiamo dedicato costante attenzione, tanto da organizzare l’11 ottobre 2010 un summit a Giulianova con gli assessori al Demanio delle città costiere del Teramano, per poi tornare a sollecitare la Regione il 25 gennaio 2012 e il 24 maggio seguente sempre chiedendo una soluzione che fosse risolutiva e non tampone. Dopo tanto battagliare adesso siamo finalmente ad una soluzione che potrebbe risolvere il problema. Si tratta di una scogliera frangiflutti da realizzare in prossimità della foce del Tordino, dove si formò, a seguito dell’alluvione del marzo 2011, un braccio naturale che determinò un fenomeno di progressivo ampliamento dell’arenile, passato da 25 a 45 metri. Nell’occasione l’allora assessore Archimede Forcellese chiese più volte alla Regione un intervento per consolidare quel braccio naturale che non solo aveva bloccato il trasporto delle pietre attraverso le correnti marine ma aveva determinato anche il ripascimento naturale della spiaggia. La richiesta però rimase inascoltata e quel braccio naturale nel novembre 2012 venne meno, spazzato via dalle mareggiate”.
Per il Mastromauro e l’assessore Ruffini “il pennello, o scogliera dir si voglia, in sostanza opporrà un argine ai fenomeni erosivi. Prima che si inizino gli interventi sarà comunque nostro dovere illustrarli alla cittadinanza in modo che sia chiaro e comprensibile cosa si farà per difendere il nostro litorale e soprattutto come lo si farà”.