Nereto. Basta parlare di rifiuti, concetto arcaico e vetusto. E’ ora di parlare di materie.
Scopo del laboratorio è il sì il riciclo ma anche una sostanziale riduzione dei costi di servizio da parte dei cittadini tramite la vendita diretta dei materiali di scarto (plastica,vetro, carta,organico etc etc…).Tramite tale metodo il cittadino potrà rivendere i rifiuti da lui prodotti nei centri di raccolta vicino casa e usufruire immediatamente dei soldi derivanti dalla vendita. Chiarito questo ci domandiamo come mai l’amministrazione sia così miope davanti a un progetto dalle grandissime potenzialità e dal grandissimo guadagno per i cittadini”.
Il tema dei costi e del risparmio è alla base, come è noto, della scelta dell’ente di ridurre da due ad uno i giorni di raccolta del rifiuto secco a Nereto.
“I 45mila euro di risparmio tanto decantati dall’assessore sono ridicoli”, dicono ancora i Pentastellati, ” in confronto al risparmio che si avrebbe adottando il progetto delle filiere virtuose.
Se è vero che una sola riduzione della raccolta del secco permette di recuperare 45 mila euro, è vero anche che con la raccolta differenziata di qualità delle materie prime seconde omogenee la riduzione della raccolta sarebbe per il 90%-95%, con il vantaggio di minimizzare al massimo i costi. Quindi la compensazione sarebbe immediata.
Il Comitato locale dei Cittadini virtuosi, quali “detentori” delle materie MPSO” potrebbero, favorire la compensazione della suddetta quota-addizionale anche in altro modo.
A sostegno di questa tesi, vengono fatti degli esempi concreti. La compensazione a favore del Comune, infatti, potrebbe arrivare attraverso la vendita delle materie e il compost alla Poliservice.
“Va ricordato”, si legge, ” che le materie avrebbero un controvalore di mercato maggiore delle materie prime derivate da rifiuto e quindi le compensazioni annue potrebbero essere facilmente operate dai Cittadini virtuosi (magari tutta la cittadinanza).
La realizzazione di una delle due ipotesi, potrebbe avvenire attraverso uno specifico contratto di compravendita compensativo con contro-valori calmierati (preventivamente concordati tra le Parti e fissi), ne più ne meno una formula più evoluta di quello che oggi viene operato dai Centri Commerciali quando gli si porta le frazioni delle plastiche e del vetro.