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Esuberi Piccola Opera Charitas, D’Alfonso a Giulianova: ‘entro febbraio riconversione della struttura e nuova servizi a Villa Volpe’ FOTO

Giulianova. La Regione Abruzzo si impegnerà a breve per risolvere l’intricata situazione della Piccola Opera Charitas ed evitare il licenziamento dei 40 esuberi, annunciato la settimana scorsa dal presidente della struttura Domenico Rega.

È questo quanto emerso dall’incontro di oggi pomeriggio nell’istituto fondato da Padre Serafino a Giulianova alla presenza del Presidente regionale Luciano D’Alfonso, del Mons. Michele Secciadell’assessore Dino Pepe, del direttore dell’Asl Teramo, Roberto Fagnano, del direttore sanitario regionale Angelo Muraglia, del sindaco Francesco Mastromauro con gli assessori Cameli e Guidobaldi, il presidente della Commissione Sanità Luigi Ragni, il consigliere regionale di NCD Giorgio D’Ignazio e i rappresentanti dell’Ente.

Il Governatore d’Abruzzo ha precisato che la Piccola Opera Charitas non svolgerebbe un’attività riabilitativa intensiva ma parziale, con la conseguente trasformazione in una struttura socio-sanitaria. Trasformazione che ridurrebbe (e anche di parecchio) il budget che, annualmente, la Regione Abruzzo elargisce alla Piccola Opera Charitas per i servizi offerti, facendo così rischiare il posto di lavoro ai 40 esuberi segnalati dal presidente della Fondazione.

La soluzione proposta da D’Alfonso sarebbe quella di avviare una nuova attività nello stabile a Villa Volpe di proprietà della Fondazione, dove aprire dunque una RSA (Residenza Sanitaria Assistita), oppure un RADA (una struttura assistenziale per disabili più anziani) che permetterebbe di riassorbire il personale in esubero.

Per il Governatore, sostenuto dal Sindaco Mastromauro che ha espresso con decisione la volontà di difendere tutti i lavoratori della struttura, l’iter per la riconversione della Piccola Opera Charitas e l’apertura della nuova attività a Villa Volpe dovrebbe partire entro il mese di febbraio.

La soluzione proposta da D’Alfonso è stata accolta positivamente da tutti, anche dal direttore sanitario Muraglia che però ha consigliato la formulazione di un bando per l’apertura della RSA o RADA. Proposta però respinta dal Governatore d’Abruzzo perché la legge n.32 del 2008 non avrebbe, fino ad oggi, favorito nessuna nuova autorizzazione.