Pescara. Si attendono solo le autorizzazioni definitive e le prescrizioni di Rete ferroviaria italiana e ben presto l’area che avrebbe dovuto ospitare il mercatino etnico ai margini della stazione di Pescara diverrà un parcheggio a lunga-sosta, vigilato e custodito h24.
Una sola domanda di utilizzo di piazzole per la vendita, infatti, fu inoltrata all’amministrazione dell’allora sindaco Alessandrini, che aveva ideato l’area per “favorire l’integrazione di immigrati dal Sud del Mondo“, come riporta la documentazione dell’epoca.
Lo hanno reso noto l’assessore alla Viabilità Luigi Albore Mascia e il presidente di Pescara Multiservice, società partecipata del Comune che si occuperà del servizio, Benedetto Gasbarro.
“E’ un servizio – ha detto Luigi Albore Mascia – che da più parti è stato sollecitato a beneficio di quelle persone che raggiungono lo scalo di Pescara Centrale e devono lasciare l’auto prima di utilizzare il trasporto ferroviario per ragioni di lavoro o di vacanza. Ma lo stesso si può dire anche per i residenti che potranno quindi disporre di una piazzola di sosta in pieno centro a un prezzo certamente conveniente anche a fronte della sicurezza garantita dalla videosorveglianza. Con RFI stiamo dialogando da alcuni mesi, l’accordo c’è già, ma dobbiamo ricevere, sperò avvenga quanto prima, le autorizzazioni definitive e le prescrizioni cui dobbiamo attenerci come amministrazione per poter svolgere e gestire il servizio”.
In base a quanto disposto da una delibera di Giunta comunale, la sosta con custodia dei mezzi sarà possibile per l’intero arco della giornata o per quote orarie, con previsione delle seguenti tariffe: 10 euro per la mezza giornata, 18 euro per l’intera giornata, 50 euro per la sosta di una settimana; ma vi sarà anche la possibilità di lasciare l’automobile per il tempo di un mese, al costo di 150 euro.
“Siamo pronti a eseguire le opere di adeguamento che servono – ha detto il presidente di Pescara Multiservice Benedetto Gasbarro – a fronte della situazione di degrado che abbiamo trovato e che rende necessario quanto meno il recupero, ma nella maggior parte dei casi dovremo proprio realizzarle ex novo, delle dotazioni tecnologiche esistenti nel sottopasso del sopraelevato ferroviario. Sto parlando in particolare dell’impianto elettrico, ma anche della rete di videosorveglianza. Dovrà essere rifatta anche la segnaletica orizzontale e verticale. Siamo fiduciosi sul fatto che RFI ci comunichi presto le sue decisioni definitive”.