Spoltore, variante Prg affidata all’università: protesta l’ordine degli architetti

Spoltore. Il caso della variante al piano regolatore di Spoltore allarma architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Pescara.

“Il comune di Spoltore ha di recente affidato all’università d’Annunzio una vera e propria attività professionale mascherata da consulenza, invece di fare un avviso pubblico per selezionare il progettista a cui affidare la redazione del nuovo piano regolatore. E per eludere gli incarichi oltre i 40mila euro, l’affidamento a due dipartimenti si ferma a 39mila ognuno”, riferisce una nota dell’ordine degli architetti, che  torna sulla questione degli affidamenti diretti di lavori pubblici alla d’Annunzio, ritenendoli “a discapito dei professionisti che si vedono così esautorati della loro funzione”.

“La normativa vigente impedisce alle università di svolgere attività professionali in sostituzione di quelle proprie dei liberi professionisti”, commentano dall’Ordine, “In questo caso, invece di fare una selezione pubblica per individuare il progettista più idoneo, l’incarico è stato affidato direttamente alla d’Annunzio, che dovrebbe invece occuparsi esclusivamente di ricerca e didattica. Così però fa attività professionale, sottraendo possibilità di lavoro ai professionisti. Un caso analogo ha riguardato, recentemente, l’affidamento da parte del comune di Pescara dei lavori di ampliamento del conservatorio cittadino, sempre all’università d’Annunzio e sempre sotto presunta consulenza. Scelte che non sono piaciute agli oltre millecinquecento iscritti all’ordine pescarese”.

“Nel caso di Spoltore l’amministrazione comunale ha coinvolto due dipartimenti, quello di scienze giuridiche e sociali e quello di architettura, ai quali vanno 39mila euro ciascuno, appena mille euro sotto la soglia concessa per incarico diretto”, commenta il presidente dell’ordine degli Architetti, Angelo D’Alonzo, “Per il primo dipartimento è prevista un’attività di consulenza tecnico-giuridico amministrativa. Stessa cifra per il dipartimento di architettura che avrà il compito di tradurre gli indirizzi politici nelle indicazioni di piano. Inoltre nelle delibere di affidamento si fa riferimento ad un urbanista di chiara fama sostituito dal dirigente del settore urbanistica del comune di Spoltore. Altri incarichi diretti sono stati affidati a due giovani professionisti, per la sola elaborazione grafica delle tavole del Prg. Appare pertanto chiaro come tutti gli incarichi affidati in maniera disgiunta facciano parte della medesima attività professionale e che il metodo seguito serve unicamente ad evitare la procedura ad evidenza pubblica ed affidare gli incarichi in maniera fiduciaria”.

“Questi casi”, conclude D’Alonzo, “al di là della legittimità amministrativa tutta da verificare, costituiscono occasioni perse per il nostro territorio e uno dei motivi della progressiva riduzione di qualità architettonica e paesaggistica alla quale stiamo assistendo. La priorità assoluta deve essere la ricerca della qualità dei progetti, in termini di capacità di rispondere agli specifici bisogni che li hanno promossi, ma anche in termini di riconoscibilità e capacità di identificarsi in essi. Non esistono scorciatoie possibili perché in gioco c’è il futuro delle nostre città e dei nostri territori”.

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