I due imprenditori sono stati denunciati poiché, a seguito di una segnalazione per smaltimento illecito di rifiuti (polveri) provenienti dalla manutenzione degli estintori, durante un’ispezione sui luoghi disposta dal magistrato, consistita nello scavo di tre trincee, è stato rinvenuto, in due delle tre fosse scavate, un materiale di colore grigio-celeste tra i 2,5 e i 2,9 metri di profondità che, risultando estraneo al terreno, proviene presumibilmente da un’attività illecita di gestione di rifiuti.
Sul posto è intervenuto anche il personale tecnico dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente – Arta Abruzzo, appositamente nominato ausiliario di polizia giudiziaria, che ha prelevato alcuni campioni di questo materiale colorato per la successiva caratterizzazione analitica.
I terreni sequestrati, dopo la ricopertura delle trincee, per motivi di sicurezza, con lo stesso terreno estratto, sono stati affidati in giudiziale custodia a uno dei due indagati, risultatone proprietario.