Spoltore. Completati a Villa Acerbo i lavori di ristrutturazione che renderanno possibile, nei prossimi mesi, l’attivazione di un nuovo modulo di residenza assistenziale. Lo scorso 5 maggio, il sopralluogo della maggioranza con i tecnici che si sono occupati del cantiere.
“La bellezza di questi ambienti dopo i lavori di recupero mi ha davvero stupito” dice il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito. “Gli affreschi, le volte, la vista panoramica sul verde circostante: la villa sarà una residenza ideale per i fortunati che verranno a viverci”.
Nel 2015 è stata ammessa la richiesta di contributo del Comune per 1.178.519,10 euro stanziati dai fondi del bando PAR FAS Abruzzo 2007-2013 per interventi di adeguamento sismico e miglioramento di edifici pubblici destinati ad attività sociali di tipo residenziale. Lavori necessari dopo circa 15 anni di abbandono dello stabile. Il futuro di Villa Acerbo è adesso legato alla gestione della casa di riposo ex Onpi di Caprara: attualmente è in corso la procedura per l’affidamento in concessione del servizio di gestione. La struttura tornerà nelle mani del Comune, dopo i collaudi, all’incirca tra due mesi.
“Per completare l’affidamento” spiega il primo cittadino “ci vogliono 10-12 mesi: nel frattempo avremo noi la custodia e la salvaguardia del bene: sono già in programma ronde e servizi di vigilanza per scongiurare ogni genere di atto vandalico”.
La capacità ricettiva della Casa di riposo sarà ampliata di altri 20 posti: sarà consentita, inoltre, l’opportunità di allargare l’offerta di servizi assistenziali ampliandoli ad alcune forme di disagio sociale. La settecentesca villa e il grande parco secolare che la circonda, , un tempo dimora della famiglia di Giacomo e Tito Acerbo, fanno parte del patrimonio regionale dei beni d’interesse culturale.
“Ho voluto questo sopralluogo con amministratori, anche del passato, per far toccare con mano il risultato del nostro impegno”.
In particolare Di Lorito ha ringraziato l’assessore regionale Marinella Sclocco, perché il suo assessorato ha reso possibile questi lavori, ha sottolineato il ruolo dell’ex consigliere Massimo Di Felice che ha seguito la procedura. La villa e il giardino, progettato nella prima metà del XX secolo dall’architetto pennese Raffaele De Vico (lo stesso si occupò anche dei giardini dell’Eur), erano stati ereditati da Mariannina De Pasquale, mamma di Tito e Giacomo Acerbo. Prima della seconda guerra mondiale la villa venne utilizzata come residenza estiva, nel periodo bellico divenne sede dell’ospedale militare. Successivamente l’edificio e il parco furono donati all’Onpi (Opera nazionale pensionati d’Italia), che ne affidò la gestione alle suore. Passò poi alla Regione e in anni più recenti al Comune, con legge regionale.