“Le norme in materia di consenso informato sono un passo in avanti in un’ottica di autodeterminazione e consapevolezza per ognuno di noi” spiega il sindaco Luciano Di Lorito.
L’articolo 4 della legge prevede che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte può, attraverso le DAT, “esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche a singoli trattamenti sanitari”.
Tutti i cittadini possono dunque presentare, personalmente, un documento all’ufficio dello Stato Civile nel Comune di residenza dove indicare i trattamenti sanitari che vogliono ricevere e quelli ai quali rinuncerebbe nel caso in cui non fosse più in grado di esprimersi e prendere decisioni autonomamente.
Referente del servizio è Martina Collevecchio, responsabile Sabrina Di Pietro. Unico limite: il biotestamento non consente di chiedere trattamenti sanitari contrari alle leggi. Con la dichiarazione si indica, inoltre, una persona di fiducia, denominata “fiduciario”, che in caso di necessità fa le nostre veci e ci rappresenti nelle relazioni con medici e strutture sanitarie. Il fiduciario accetta la nomina mediante sottoscrizione della DAT o con atto successivo allegato alla DAT. Le DAT devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata autenticata ovvero per scrittura privata consegnata personalmente dal disponente presso l’ufficio di stato civile del comune di residenza del disponente medesimo, che provvederà all’annotazione in apposito registro e alla conservazione.