I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara e del locale Nucleo di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, su delega della Procura della Repubblica di Pescara, nei giorni scorsi hanno proceduto all’esecuzione del decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pescara, Dott. Giovanni De Rensis, di alcuni terreni ubicati in località Fiume Pescara di Alanno e denunciato un extracomunitario residente nel posto per aver realizzato in tale località una discarica abusiva.
A seguito di indagini codelegate ai militari operanti dal PM Dott. Andrea Di Giovanni, della Procura della Repubblica di Pescara, è emerso che l’indagato, proprietario o comunque utilizzatore dell’area recintata, raccoglieva e recuperava, in assenza di autorizzazioni, rifiuti di vario genere, tra cui parti meccaniche di autoveicoli, mezzi meccanici e pneumatici fuori uso, vecchi elettrodomestici (climatizzatori, lavatrici, frigoriferi), bombole di gas, materie plastiche, tavolame e altri rifiuti da meglio caratterizzare, costituendo di fatto, su circa 2.800 metri quadrati di superficie, una discarica abusiva di rifiuti speciali, pericolosi e non, probabilmente derivanti da un’attività reiterata di raccolta metalli e officina meccanica.
Lo stesso straniero è stato nominato custode giudiziario dell’area, anche per i terreni di proprietà di una nota società di produzione elettrica, occupati in parte da tale discarica.
“L’indagato”, hanno dichiarato gli inquirenti, “oltre alla confisca dell’area sulla quale è realizzata la discarica abusiva, se di proprietà, per l’esercizio dell’attività di gestione dei rifiuti non autorizzata rischia anche l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 a 26.000 €, se si troveranno anche rifiuti pericolosi”.