Schianto del bus, Pianella e la scuola sotto shock: le testimonianze

Pianella. “Ero sull’autobus quando all’improvviso mi sono ritrovata a terra e in quel momento non ci ho capito più nulla, ho visto un pezzo di legno dentro l’autobus e si trattava, me ne sono accorta dopo, dell’albero che era entrato dentro. È stato un momento infernale”.

E’ la testimonianza di Annamaria Sergiacomo, abitante di Pianella dove ieri era diretta a bordo dell’autobus di linea che si è schiantato contro un albero a Caprara di Spoltore. La donna, che ha riportato la rottura del braccio, è finita al pronto soccorso dell’ospedale civile di Pescara, e ha ancora negli occhi quei drammatici momenti. “L’autobus era pieno e in quel momento c’era un tratto di strada in salita. Purtroppo in quella strada già in passato erano accaduti diversi incidenti anche per la presenza di diverse curve. L’autobus procedeva lentamente, ma essendo nella parte centrale dell’autobus non ho visto poi cosa ha causato l’incidente. Poi al pronto soccorso ho visto l’autista che parlava del fatto di aver dovuto sterzare improvvisamente. L’ albero si trovava poi sul ciglio della strada”.

SCUOLA SOTTO SHOCK

“Siamo tutti ancora sotto shock, i docenti, i suoi compagni di classe, tutto il personale, che chiede costantemente notizie di una studentessa bravissima, a scuola come nella vita”. Lo afferma la dirigente dell’Istituto Alberghiero De Cecco di Pescara, Alessandra Di Pietro, scuola frequentata dalla 17enne rimasta gravemente ferita nell’incidente che le ha causato l’amputazione della gamba destra.

La dirigente da ieri sta seguendo tutti gli aggiornamenti inerenti lo stato di salute della ragazza, iscritta al terzo anno al ‘De Cecco’. “L’intero Istituto – dice la preside – sta seguendo con grande apprensione e affetto la vicenda. Stiamo cercando di metabolizzare quanto accaduto per reagire, tutti insieme, e renderci utili alla sua ripresa e al suo ritorno a scuola. Per ora tutte le energie devono essere concentrate sul suo recupero fisico, aspettiamo che esca dal coma indotto farmacologico, e saremo attorno a lei non appena uscirà dal reparto di rianimazione e verrà portata in corsia, non la lasceremo sola un attimo, e siamo certi che, grazie al suo carattere forte, volitivo, energico e determinato, saprà superare le difficoltà e riprendere il percorso didattico-professionale per realizzare i suoi sogni di vita e costruire il proprio futuro”.

“Non appena la nostra ragazza se la sentirà, in accordo con la famiglia – dice ancora la dirigente scolastica – attiveremo ogni possibilità affinché anche durante la convalescenza possa continuare la scuola: stiamo già organizzando il corpo docente per portare le lezioni sin dentro l’ospedale, sempre con l’autorizzazione dei medici e compatibilmente con le attività di riabilitazione, e le assicureremo la necessaria assistenza domiciliare nello studio. Per ora però, ripeto, la nostra priorità è che la nostra studentessa si riprenda al meglio e che possa presto tornare a sorridere”, conclude.

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