All’appello di Ottavio De Martinis, sindaco della città che ha ospitato l’incontro, hanno risposto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il sindaco di Castignano Fabio Polini, il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti, il sindaco di Castelfrentano Gabriele D’Angelo, il sindaco di Archi Mario Troilo, il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, il sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, il sindaco di Loreto Aprutino Gabriele Starinieri, l’assessore di Penne Gilberto Petrucci, il presidente del Consiglio Comunale di Farindola Maria Pia Di Quinzio, il vice sindaco di Monterotondo Isabella Bronzino e l’assessore di Vasto Anna Bosco. Assenti i sindaci di Torino e Terni.
“E’ emersa la volontà, già proposta al tavolo romano dello scorso luglio, – ha detto il sindaco De Martinis – di affidare alla commissione di quattro sindaci nominati un mese fa: Atri, Città Sant’Angelo, Loreto Aprutino e Pioraco, l’intento di tutti. Alla commissione, che si riunirà a metà settembre a Roma, oltre ai sindaci interverranno alcuni rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Salute e dell’Interno, dell’Inps e dell’Inail. Al tavolo verrà riportata la nostra volontà di elargire 10 milioni alle famiglie delle vittime e a chi ha riportato in seguito alla tragedia lesioni gravi e gravissime. Uno degli aspetti principali emersi dai presenti riguarda il disagio economico di alcuni familiari delle vittime che non riescono più a sostenere i costi delle azioni legali inoltrate”.
Il sindaco di Montesilvano De Martinis ha ribadito che la normativa stabilisce una percentuale maggiore che va accordata alle vittime e una minore ai superstiti con tutte le dovute certificazioni mediche.
De Martinis ha raccolto le intenzioni emerse e ha predisposto che all’incontro di settembre vengano valutati principalmente quattro elementi tenendo presente che la legge già fissa certi parametri: “Assicurare i tempi celeri per l’elargizione – prosegue De Martinis -, auspicando che avvenga entro il primo semestre del 2020. Il secondo elemento che la percentuale di ricaduta prevalga più sulle vittime che sui sopravvissuti, i quali dovranno avere una massima considerazione; inoltre l’equità di trattamento per coloro che hanno perso la vita. Il quarto elemento considerando i criteri di premialità presenti anche nel decreto legge del 23 maggio 2018 per il disastro ferroviario di Andria-Corato, che tiene conto nei primi due articoli dei figli a carico, della non occupazione durante il disastro, se la vittima aveva stipulato mutui, della presenza all’interno del nucleo familiare della vittima di un disabile grave, della situazione reddituale bassa all’interno del nucleo familiare della vittima e di altri criteri. Ci siamo lasciati con gli altri amministratori con la volontà di fare una riunione prima dell’incontro di Roma in programma a settembre e di dare comunicazione delle decisioni di oggi alle famiglie delle vittime di Rigopiano”.
Alla riunione ha partecipato anche il Sindaco di Giulianova in rappresentanza dei due giovani giuliesi sopravvissuti nell’inferno di ghiaccio di Rigopiano. “Siamo qui per rappresentare i nostri giovani e le loro famiglie – dichiara Costantini – e ci batteremo affinché anche loro possano ottenere un contributo economico, che di certo non potrà cancellare il terribile ricordo di quelle interminabili 60 ore trascorse sotto le macerie, lottando per la vita, né dare sollievo a quelli che potrebbero essere gli eventuali risvolti psicologici ma che possa essere utile per sostenere le spese legali e giudiziarie. Questo pomeriggio incontrerò i ragazzi, insieme alle famiglie, per informarli di quanto discusso nell’incontro di oggi”.