Pescara. E’ stato condannato a 2 anni di carcere Giuseppe Cantagallo, l’uomo di Penne accusato di aver cercato di ricattare il senatore Luciano D’Alfonso per le testimonianze nell’ambito del processo Mare-Monti, che vedeva alla sbarra l’ex governatore della regione.
Come riporta l’edizione abruzzese del quotidiano Il Messaggero, il tribunale ha condannato Cantagallo anche a pagare una multa di 500 euro 5mila di risarcimento danni a D’Alfonso.
I fatti risalgono al 2017, quando il geometra pennese fu chiamato a deporre come testimone principale dell’accusa al processo sulla realizzazione della Statale 81 ma alla vigilia della deposizione Cantagallo chiese a D’Alfonso, via mail la cifra di 130mila euro per rinunciare a testimoniare.
D’Alfonso allertò immediatamente la Procura che aprì l’inchiesta, chiusa ora con la condanna del geometra e l’assoluzione di altri tre imputati “perché il fatto non sussiste”.
L’ex governatore, che si era costituito parte civile contro il solo Cantagallo, è stato intanto assolto pienamente dal processo Mare-Monti.