Turrivalignani. Stavano per rapinare un ufficio postale, ma sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri di Penne con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso.
Le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Penne e coordinate dal pm Andrea Papalia della Procura della Repubblica di Pescara, hanno permesso di intervenire prima che l’evento si verificasse.
La rapina si sarebbe dovuta compiere alle poste di Turrivalignani nella giornata di sabato, approfittando della chiusura del Municipio che insiste nello stesso stabile che ospita l’ufficio postale. Ma i carabinieri avevano studiato ogni mossa dei malviventi, monitorando i loro movimenti e arrestandoli prima che la rapina potesse essere consumata.
Il colpo mancato prevedeva l’entrata in scena dei malviventi in orario di apertura con l’utilizzo di una pistola, trovata all’interno del veicolo e sebbene priva del tappo rosso, uguale a quella utilizzata dalle forze di Polizia. I militari hanno sequestrato anche delle fascette in plastica da elettricista, già assemblate e pronte per essere utilizzate e due radio ricetrasmettenti con auricolare, oltre ai guanti che sarebbero stati indossati e ad altri oggetti che servivano ai tre per travisarsi.
Le perquisizioni scattate a seguito dell’arresto, hanno fatto emergere un quadro indiziario ancora più delicato visto che nelle pertinenze di uno degli arrestati sono stati trovati un fucile calibro 12 a canne mozze illegalmente detenuto, perfettamente funzionante e con varie munizioni dello stesso calibro, dieci grammi di hashish e due stampe in plastica, palesemente contraffatte, raffiguranti le riproduzioni, anteriore e posteriore, di una targa fittizia, utilizzata per depistare i controlli.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e con la colpevolezza degli indagati che dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.